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PD: il centro - destra era pronto a mettere le mani sulla città.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Non si stempera la polemica politica seguita al minirimpasto di giunta.
Ieri sulla questione è intervenuto il Partito Democratico, con un comunicato.
"Alcuni rappresentanti dei partiti del centro - destra - vi si legge -, partendo, ancora una volta, da un gesto spontaneo del sindaco, per il quale vi sono state immediatamente pubbliche scuse e che nulla ha a che vedere con comportamenti da maleducati, hanno gettato via la maschera, rivelando, senza mezzi termini, i veri motivi della loro rabbia interiore.
Infatti questi moralisti dell'ultima ora sputano veleno poiché quello che avevano preparato in cinque anni di governo di centro - destra è saltato: il saccheggio della città, certi di una loro vittoria alle amministrative del 2005.
L'unione delle forze sane e la volontà popolare hanno impedito il ritorno di nuovi padroni che intendevano per davvero mettere le mani sulla città.
Abbiamo tentato in tutti i modi di tenere alto il dibattito politico, ma a nulla è servito e ora è giusto che il popolo conosca a puntate il romanzo scritto dai pochi "padroni" del centro - destra.
Costoro gridano, scadendo nella volgarità, perché sanno che siamo vicini all'approvazione del Psc, ex Piano Regolatore Generale, elaborato con il contributo di tutte le forze politiche, le associazioni e i cittadini comuni, mentre cinque amici del centro - destra avevano già approvato, di notte e in una casa privata, un Psc in cui, guarda caso, l'unica zona di espansione prevista apparteneva, per buona parte, alla famiglia di chi oggi emette sentenze di colpevolezza sull'attività dell'attuale amministrazione comunale.
Il resto dei terreni apparteneva invece ad alcuni amici del potente di turno. Decine di migliaia di ettari di metri quadrati interessati a possibili lottizzazioni, chi ne avrebbe guadagnato?
Gli atti sono a disposizione di tutti, ma questi signori dovrebbero tirare fuori i nomi.
Perché gli "amici" del centro - destra
- si chiede il Partito Democratico - volevano far passare la nuova SS660 su quel tracciato, a costo di violentare il territorio con quattordici viadotti, alcuni dei quali alti circa cinquanta metri, e undici colline sventrate, per un costo complessivo di circa ottanta milioni di euro, per poi ritrovarsi, più o meno, dove uscirà la galleria dell'attuale tracciato?
Chi era l'unico studio privato che collaborava con l'Anas per la progettazione della nuova SS660?
Fortunatamente il loro piano è stato smascherato e fatto saltare e "capi del centro - destra" sono stati già demandati dagli elettori ad altri compiti."



Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 29-07-2008.

PUBBLICATO 29/07/2008

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