Non si placa ad Acri l'emergenza acqua. Vi sono zone, anche in pieno centro, i cui rubinetti non distillano una goccia che per qualche ore al giorno. Almeno per i più fortunati, considerato che alcuni addirittura non hanno acqua da giorni. A tal riguardo, emblematiche sono le situazioni di Seggio e Merolini, con cittadini esasperati e continue telefonate in Comune.
Colo i quali risiedono a Foresta e San Giacomo hanno anche protestato in Municipio, ma invano.
Al coro di proteste si sono uniti anche i rappresentanti del Popolo delle libertà di San Giacomo che hanno chiesto all’amministrazione di risolvere al più presto il problema della carenza idrica. Sul fronte della mancanza d’acqua, c'è poi il caso emblematico di Varrise, in Sila. Come si possa puntare su questa zona per l'incremento del flusso turistico e non dotare coloro che vi trascorrono le vacanze del minimo indispensabile, rappresenta un autentico mistero. Da giorni l'acqua arriva con il contagocce e mercoledì scorso è mancata per l'intera giornata. Questi casi sono esemplari, ma tanti altri potrebbero essere citati. Nel territorio acrese, non mancano certo i furbi che si allacciano alla rete comunale abusivamente, utilizzando l'acqua a scopi irrigui. Pur dovendo coprire un territorio di circa duecento metri quadri con un organico certamente non ampio, i vigili urbani stanno effettuando controlli a tappeto e qualche denuncia è già scattata.
C'è poi da considerare un altro aspetto che per Acri rappresenta una svolta epocale e un elemento con cui fare i conti sempre più spesso in futuro: la scarsità delle precipitazioni, anche nevose. Nel centro presilano non piove da più di tre mesi e negli ultimi due anni è nevicato solo un giorno. In una simile situazione non ci si può meravigliare se anche questo territorio, tradizionalmente ricco d'acqua, vada in sofferenza.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 22-08-2008.