Domani e dopodomani anche le piazze di Acri,così come quelle di molti altri centri della Calabria, si coloreranno nuovamente di rosso, per protestare contro alcuni provvedimenti adottati dal governo Berlusconi. Il Partito dei Comunisti Italiani allestirà infatti gazebo e banchetti per la raccolta di firme contro il decreto Lodo Alfano, “per ribadire il no secco alla riforma della scuola targata ministro Gelmini, contro il carovita che sta strozzando le famiglie e, più in generale, sul rischio di deriva democratica che corre il Paese, dove troppo potere è concentrato su una persona sola: il presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.
“A pochi mesi dalle elezioni – si legge in una nota di Nuccio Cerenzia, segretario del PdCI di Acri – , le famiglie e i lavoratori sono già stanchi della politica portata avanti dal centro – destra, che sta demolendo lo stato sociale e colpisce le fasce deboli del Paese, soprattutto quelle del Mezzogiorno e in particolare della nostra Calabria.
E’ un dovere di tutti – prosegue il segretario –, in primis dei Comunisti Italiani, reagire a questa condizione,continuando a stare accanto ai cittadini, rivendicando i tanti diritti calpestati. E’un obbligo continuare a battersi con forza a difesa della democrazia, della giustizia,dei salari, della sanità e della scuola pubblica, per il miglioramento delle politiche sociali. Noi come Comunisti Italiani – conclude Cerenzia – continueremo a fare il nostro dovere, ad alzare la nostra voce contro tutte queste ingiustizie che stanno segnando uno dei periodi più bui della storia della nostra Repubblica. Per questo invitiamo tutti i cittadini acresi a un forte mobilitazione civile l’8 e 9 novembre. Invitiamo ad aderire in massa alla raccolta di firme del PdCI contro un governo che si sta dimostrando, come mai è successo, nemico del Sud e della Calabria”.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 07-11-2008.