Acque agitate, anzi molto agitate, nell'Udc. La riunione degli iscritti dell'altro giorno, a cui era presente anche il capogruppo alla regione Trematerra, ha fugato dubbi e perplessità sulla linea politica del partito ma nel contempo ha provocato un terremoto. Un nutrito gruppo di iscritti e simpatizzanti è pronto ad abbandonare lo Scudo Crociato per costituire "Popolari Europei per il Pdl." Sono quelli che, evidentemente, non gradiscono il centro o addirittura un'alleanza con il Pd. Il partito di Cesa, quindi, che in città è la prima forza politica e che alle elezioni dell'aprile scorso ha sfiorato le quattromila preferenze, potrebbe perdere consensi e adepti. E la lettera inviata da Fabbricatore al segretario locale, Zanfino, non lascia spazio a equivoci ma sancisce un divorzio oramai imminente.
"Grandi ed entusiasmanti sono state le battaglie che, insieme a tanti altri amici abbiamo combattuto nel centro destra, si legge, ed in alternativa alla sinistra che ha governato questo paese da sempre.
L'ultima battaglia che abbiamo fatto per il nostro Partito in occasione delle ultime elezioni politiche, l'abbiamo portata avanti per la difesa di quel simbolo che qualcuno voleva eliminare dalle schede, pur non condividendo la scelta dell'isolamento voluta dalla Dirigenza Nazionale nella nostra provincia. L'impegno nasceva anche dal fatto, che oltre alla riconferma dei Parlamentari uscenti, bisognava fare eleggere l'amico Occhiuto e per ridare un ruolo politico anche a Gianpaolo Chiappetta. Oggi, con un sistema politico bipolare sempre più forte, non riusciamo più a condividere quanto, a tutti i livelli, si va prospettando per le prossime alleanze che dovrebbero essere fatte su basi non di opportunità politiche momentanee ma su scelte chiare e forte di ideali.
La posizione di lontananza dai due poli è una scelta che negli ultimi anni non ha dato grossi risultati in questo fantomatico "Centro" che non sembra credibile. Per la coerenza che ci ha sempre contraddistinto, prosegue la lettera di Fabbricatore, oggi scegliamo di proseguire la nostra battaglia politica all'interno del centro destra e precisamente nel Pdl sotto l'egida di "Popolari Europei per il Pdl" che a livello regionale fa capo a Galati ed in provincia a Chiappetta."
Quindi il passaggio polemico nei confronti dei vertici locali. "Ci portiamo dietro le nostre idee e, soprattutto, la nostra incondizionabile autonomia di decisioni e di analisi, consapevoli che, in democrazia, la maggioranza prevale sulla minoranza, ma che quest'ultima non la si può mortificare come spesso è avvenuto a livello locale, ed in particolare in occasione della elezione della segreteria di Acri Centro. Vogliamo essere, conclude Fabbricatore, alternativi alla sinistra, non con sole parole, ma con i fatti."