Religione Letto 3005  |    Stampa articolo

Avvento, l’attesa che apre all’amore.

Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
All'inizio del nuovo anno liturgico, la Chiesa lancia un forte invito alla vigilanza e alla speranza, che sono atteggiamenti caratteristici del tempo di Avvento.
Avvento è il tempo dell'attesa. Il profeta Isaia apre le pagine di questi giorni come un maestro dell'attesa e del desiderio.
Si attende non per una mancanza, ma per una pienezza, una sovrabbondanza. Come fa ogni donna incinta, quando l'attesa non è assenza, ma evento di completezza e di totalità, esperienza amorosa dell'essere uno e dell'essere due al tempo stesso. Il mio avvento è come di donna "in attesa", quando la segreta esultanza del corpo e del cuore deriva da qualcosa che urge e gonfia come un vento misterioso la vela della vita. Attendere con tutto me stesso significa desiderare, "attendere è amare" (Simone Weil). Così io attendo un Signore che già vive e ama in me; ogni persona attende un uomo e un Dio che già sono dentro di lei, ma che hanno sempre da nascere; l'umanità intera porta il Verbo, è gravida di un progetto, custodisce il sogno di tutta la potenzialità dell'umano, l'attesa di mille realizzazioni possibili, porta in sé l'uomo che verrà. Attendere, allora, equivale a vivere. Ma a vivere d'altri. Un doppio rischio incombe su di noi: il "cuore indurito", secondo Isaia ( perché lasci che si indurisca il nostro cuore?), e quella che Gesù chiama "una vita addormentata" ( vegliate, vigilate, state attenti... che non vi trovi addormentati). Qualcuno ha definito la durezza del cuore e la vita addormentata come "il furto dell'anima" nel nostro contesto culturale. Il furto della profondità, dell'attenzione, il vivere senza mistero, il furto del cuore tenero: è un tempo senza pietà, ci siamo negati al suo abbraccio e siamo avvizziti come foglie. Scrive un poeta: Io vivere vorrei / addormentato / entro il dolce / rumore della vita
(Sandro Penna). Io no, voglio vivere vigile a tutto ciò che sale dalla terra o scende, vegliando su tutti gli avventi del mondo: sulle cose che nascono, sulla notte che finisce, sui primi passi della luce, custodendo germogli, e la loro musica interiore.
Vivere attenti è il nome dell'avvento. Vivere attese e attenzioni, due parole che derivano dalla medesima radice: tendere verso qualcosa, il muoversi del corpo e del cuore verso Qualcuno che già muove verso di te. Vivere attenti: agli altri, ai loro silenzi, alle loro lacrime e alla profezia; in ascolto dei minimi movimenti che avvengono nella porzione di realtà in cui vivo, e dei grandi sommovimenti della storia. Attento alla Vita che urge, tante volte tradita, ma ogni volta rinata.

PUBBLICATO 30/11/2008

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

Opinione  |  LETTO 3566  
Buon Anno.
La redazione di Acrinrete.info augura un buon fine anno e un ancor miglior inizio a tutta la comunità acrese e tutti i suoi affezionati lettori.
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 4306  
Cyber sindaco...
Il nostro cyber sindaco martedì 30 alle 20 terrà la sua prima apparizione su tele Acri con una intervista curata dal bravo collega Roberto Saporito, per un probabile augurio alla cittadinanza acrese ...
Leggi tutto

Foto News  |  LETTO 4021  
Festa degli alberi, un natale fatto a mano.
Giovedì 18 dicembre Piazza Annunziata è stata invasa da un centinaio di bambini delle scuole elementari che hanno accolto l'invito della CNA sede territoriale di Acri, partecipando alla I edizione d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 3356  
I lions chiedono un osservatorio permanente sui diritii.
“Il sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti umani: proposta di un osservatorio in Acri”, questo il titolo di un convegno organizzato dal Lions Club e patrocinato dalla presidenza d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 3904  
Ad Acri il primo premio "T. Terracina".
Nei giorni scorsi, si è svolta presso la sala M. Quintieri, del teatro Rendano di Cosenza, la premiazione del IV concorso Nazionale di poesia e pittura "F. Terracinà", indetto dal Centro culturale " ...
Leggi tutto