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Omicidio Greco, fermati i due giovani.

Redazione
Foto © Acri In Rete
Una lite tra i fumi dell'alcol, la tanica di benzina, le fiamme, la corsa disperata per le strade del ragazzo trasformato in una torcia umana: così è morto nella notte tra venerdì e sabato Fabrizio Greco, 25 anni, un giovane molto conosciuto nella sua città di Acri, nel Cosentino. Due suoi amici, di 19 e 20, sono stati fermati. Sono Camillo De Maddis, disoccupato di Cosenza, e Pasquale Gaccione di Acri.
Quest'ultimo ha chiamato il 118 perché era rimasto ustionato al braccio destro: è stato interrogato ed è piantonato all'ospedale di Acri. In stato di fermo anche l'altro giovane, al termine dell'interrogatorio in Procura. Ai due viene contestata l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi e della crudeltà.
Greco faceva uso di alcool e talvolta fumava spinelli. Negli ultimi tempi inoltre camminava con una stampella per un problema a una gamba, dopo essere caduto dal balcone di un appartamento dove tentava di entrare per compiere un furto. Sabato notte, alle 2.30, un giovane ha telefonato al 112 per dire, con parole sconnesse, che aveva visto un uomo avvolto dalle fiamme correre per le strade di Acri.
Poco dopo un'altra telefonata da parte di una donna che ha raccontato di sentire un uomo lamentarsi. I carabinieri hanno accertato che la prima chiamata è stata fatta dal cellulare di De Maddis.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, tutto è cominciato durante una cena fra i tre in un pub di Acri. Hanno bevuto parecchio, poi si è scatenata una lite forse per questioni di droga. Dopo uno scambio di offese con Greco, De Maddis lo ha minacciato di dargli fuoco («Ti vrucio») e si è allontanato.
Prima è andato in un locale a farsi dare un recipiente e poi in un distributore di carburante riempiendolo con quattro litri di benzina. Quindi, tornato dagli altri due, ha gettato la benzina addosso a Greco, mentre Gaccione lo teneva fermo per le spalle, e gli ha dato fuoco. Per questo motivo Gaccione si è ustionato il braccio. Greco, avvolto dalle fiamme, ha percorso una cinquantina di metri, fino a via Roma nel centro del paese, dove è crollato a terra morto.


Fonte Corriere.it del 28 marzo 2009

PUBBLICATO 29/03/2009

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