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E' guerra di alleanza nel PD.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
La situazione del Pd locale somiglia sempre più a quella che vive il partito a livello regionale; confusione e divisioni interne. In attesa dell’esito del congresso, i democratici scelgono la via della comunicazione per far sapere le loro intenzioni e, piuttosto che discutere all’interno, diramano continui comunicati stampa che disorientano elettori, militanti e simpatizzanti. E’ successo nell’imminente vigilia del Ferragosto. In appena una settimana ben tre note stampa e ognuna con una propria veduta.
Oggetto del contenuto, la scelta del candidato a sindaco per le elezioni di aprile prossimo e le possibili alleanze. Succede, allora, che autorevoli dirigenti smentiscono altri colleghi dopo poche ore. Ed allora perché non parlarne prima in sezione? L’analisi del dopo voto Provinciale non c’è mai stata, nemmeno quella relativa alla attuale situazione politica-amministrativa. Nonostante ciò dirigenti con ruoli rilevanrti lanciano, sulla stampa, messaggi ad avversari e compagni di viaggio. Si parte ad inizio settimana quando, attraverso il portavoce, il Pd fa sapere che Coschignano, l’attuale sindaco, non è più ricandidabile e che l’alleanza con l’Udc dei Trematerra è possibile a spese delle forze della sinistra estrema. Passa appena un giorno ed il presidente del consiglio mette in discussione tutto affermando che il partito non ha mai discusso né di candidature né di alleanze ma che “non è possibile fare a meno di quei partiti, Sinistra e Libertà, Verdi, Pdci, Psi, che alle Provinciali hanno ottenuto il doppio dei voti del Pd.
Un chiaro aut aut di Cozzolino che induce il segretario Pino Capalbo a scendere in campo dopo appena 24 ore. Il giovane dirigente spiazza tutti e fuga ogni dubbio. O quasi. “Si deve ripartire da Coschignano, dialogare con le forze di sinistra che hanno dimostrato spirito di responsabilità ma guardare anche ad altre possibili soluzioni.
Insomma tre interventi, tre diversi modi di pensare. Cosa vorrà fare da grande il Pd? Si dicdeva che bisognava aspettare l’esito delle Provinciali, poi attendere l’esecutivo di Oliverio, ora l’esito del congresso. Intanto il tempo passa, la campagna elettorale tra poco entrerà nel vivo e altri partiti come Udc e Pdl non sembrano avere interlocutori certi visto che le anime all’interno del Pd sono più di una.
C’è chi punta nuovamente su Coschignano e chi vorrebbe una svolta, chi ripresenterebbe l’attuale quadro politico e chi, invece, preferirebbe dialogare con l’Udc. E alla fine non è escluso qualche eccellente addio.

PUBBLICATO 18/08/2009

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