Si terrà agli inizi della prossima settimana un incontro tra il sindaco, e tecnici e funzionari dell'Anas. Quella sarà, probabilmente, la giornata in cui si decideranno tempi e modi riguardo la chiusura di un tratto della s.s.660 Acri-Cosenza.
La vicenda sta tenendo in apprensione un'intera comunità che con la mente sta ripercorrendo, in questi giorni, la situazione vissuta nel 1999 quando, in occasione della frana di Serra di Buda, residenti e pendolari furono costretti a percorrere l'angusta Schito-Vagno mentre i mezzi pesanti la Provinciale Santa Sofia-Bisignano con notevole allungo dei tempi. Lunedì il primo cittadino illustrerà all'Anas, gestore dell'arteria, le preoccupazioni della popolazione.
La s.s.660, infatti, è l'unico tracciato adeguato che collega il centro silano al capoluogo ed all'autostrada. Da parte sua l'Anas fa sapere che l'intervento è indispensabile e urgente per tutelare l'incolumità delle persone ma anche per evitare che il tracciato subisca ulteriori danni. Il tratto interessato è il km 13, località San Lorenzo, dove la rete stradale ha subito una avvallamento per una perdita di acqua da una condotta. Da vari sopralluoghi pare che i tecnici dell'Anas avrebbero pensato alla chiusura delle due carreggiate per almeno quattro giorni, tempo necessario ad effettuare i lavori. Viceversa, fanno sapere, con il senso unico alternato i tempi di intervento si allungherebbero.
Lunedì sindaco e Anas cercheranno di trovare una valida alternativa che possa evitare tortuosi percorsi mentre i cittadini, in caso di chiusura totale, promettono battaglie.