OPINIONE Letto 2534  |    Stampa articolo

Adesso costruiamo la sinistra.

Franco Maiarù
Foto © Acri In Rete
Sono uno dei tanti che il 20 settembre ha partecipato all'assemblea di Bagnoli che ha dato il via alla fase costituente di SINISTRA E LIBERTA'.
Avrei voluto intervenire, ma l'estrazione a sorte degli interventi non mi ha favorito.
Molte delle cose che avrei detto erano contenute nel documento presentato dal circolo di SeL di Acri, alla cui elaborazione ho dato il mio modesto contributo e che la sorte ha premiato facendo si che venisse letto come primo intervento dell'assemblea.
Da essa è emersa una grande volontà unitaria con un obiettivo semplice e chiaro, realizzare il nuovo soggetto politico della sinistra nel minor tempo possibile e capace di ripensare il campo del centro sinistra.
E' stato un piccolo passo in avanti, un passaggio politico positivo in cui si è stabilito l'avvio delle adesioni; la presenza di SeL alla elezioni Regionali di primavera; la convocazione dell'assemblea programmatica di Dicembre e l'elezione dei coordinamenti regionali, oltre alla nomina di un coordinamento provvisorio nazionale, tuttavia individuato con un criterio molto discutibile e non sottoposto a discussione e voto dell'assemblea.
L'intervento conclusivo di Nichi Vendola, bello e appassionato, ricco di riflessioni interessanti ed idee innovative, ha tracciato la strada per arrivare al congresso fondativo di SeL, operando un compromesso tra ciò che la base ha espresso e desidera e ciò che è possibile a fronte delle tante difficoltà incontrate nel tragitto fino a Bagnoli.
Impaziente come Fabio Mussi avrei preferito una scelta più coraggiosa: il congresso costituente prima delle elezioni regionali. Questo avrebbe dato più spinta alla consultazione elettorale, certezza che non si torna più indietro e una risposta chiara ai tanti che aspettano di uscire dall'astensionismo per votare il Nuovo Partito della Sinistra.
Ora tocca ai militanti, ai dirigenti dei circoli territoriali che hanno una grandissima responsabilità sulle spalle: non disperdere quel patrimonio ottenuto alle ultime elezioni Europee (ad Acri l'8,5%) e istruirlo verso la costruzione di un processo democratico e una cultura politica, ed in questo, chi ha più tela tesse.
Per andare in questa direzione bisogna "... imparare a vivere dentro nuove regole, in una nuova casa bisogna che ciascuno di noi passi dalla diffidenza e dal settarismo al reciproco affiatamento..." come ha giustamente raccomandato Nichi Vendola a Bagnoli; sperando che tutti abbiano udito e nessuno si sia distratto.
Bisogna accantonare rancori, cattiverie e furbizie che hanno caratterizzato il passato della sinistra e lavorare per costruire un nuovo modo di governare assieme alla altre forze politiche disponibili al cambiamento, facendo entrare aria, idee e storie nuove per dimostrare a tutti che S.eL. vuole essere un punto di riferimento per una nuova sinistra al passo con i tempi.
Saremo in grado ad Acri di imboccare questa strada?
Io sono tra quelli che vuole sperare che ciò sia possibile.

PUBBLICATO 01/10/2009

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