INTERVISTA Letto 3033  |    Stampa articolo

Elezioni, Rifondazione è pronta.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Cerca di riorganizzarsi il Prc, dopo l’uscita dal consiglio comunale (Pettinato ha aderito a Sinistra e Libertà) e dalla giunta. L’ex assessore Bruno Pascuzzo, defenestrato dal sindaco qualche mese fa, parla di rinnovamento e nuove alleanze e boccia senza mezzi termini Coschignano.
«Dopo la sconfitta elettorale, dice, anche se qui abbiamo ottenuto un ottimo risultato, noi e il Pdci abbiamo iniziato un percorso comune che ci vede andare verso la costruzione della federazione della sinistra d’alternativa».
Per le comunali a chi guardate?
«Lavoreremo affinché il centrosinistra possa presentarsi unito anche se al momento ci sono enormi difficoltà. Oltre al Prc sono fuori dall’attuale maggioranza sia i socialisti che Italia dei valori. Il lavoro da fare sarà duro e difficile ed il tempo a disposizione è poco».
Intanto il Pd dialoga con l’Udc.
«Sono convinto che non sia tanto un problema di alleanze ma di idee e di programmi. Si tratta di capire cosa ci sia dietro un’eventuale alleanza tra due partiti che a livello locale hanno sempre dimostrato di non andare per niente d’accordo. Ricorderanno tutti i continui corteggiamenti dei democratici verso l’Udc, che alla fine però hanno portato solo a violenti scontri su decisioni importanti come Psc, Pru e Psu e alle continue accuse su chi avesse la paternità dei finanziamenti per la realizzazione di opere importanti. Per questo difficilmente un accordo del genere potrà verificarsi tranne che non avvenga un ricambio dei gruppi dirigenti».
Qual è il giudizio sull’esecutivo Coschignano?
«Ricordo ancora gli ultimi mesi che hanno preceduto la scorsa campagna elettorale, la scelta del candidato a sindaco, il dibattito interno ai partiti, l’entusiasmo crescente della gente. Le forze politiche a sostegno di Coschignano sembravano essere legate da solidi vincoli di appartenenza e tutto faceva presagire una nuova primavera per la nostra città. Nelle linee programmatiche era forte la voglia di cambiamento, coinvolgendo nell’attività amministrativa anche i cittadini con la costituzione di gruppi di lavoro e comitati. Ed invece, si intuì da subito che il cambiamento tanto auspicato non si sarebbe verificato. Nei mesi a seguire si innescarono tanti strani meccanismi che portarono col tempo a forti modifiche degli assetti politici.
Molti partiti che costituivano quella maggioranza oggi si ritrovano senza rappresentanza pur avendo contribuito a quella vittoria. Tutto ciò ha contribuito a creare un clima di sfiducia nei confronti del centrosinistra e le colpe principali di questa situazione politica sono da addebitare al sindaco che, in qualità di guida della coalizione, poco ha fatto per evitarle. Occorre iniziare un percorso politico che ci consenta di superare i tanti ostacoli che ci dividono, costruire un'alternativa concreta sulla base di un programma condiviso e di regole certe che ci consentano di sottoporci al giudizio degli elettori
».

PUBBLICATO 01/10/2009

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