A dieci giorni dalla visita del governatore Scopelliti in città viene rotto il silenzio sulla "questione ospedale" << in merito alla quale occorre effettuare delle doverose precisazioni.>> Così il consigliere comunale di minoranza, Giuseppe Capalbo, nonché capogruppo di "Democratici per Acri" ritorna sulla vicenda dopo aver preso parte, insieme agli altri rappresentanti delle forze politiche del territorio, quel lunedì sera all'incontro con il governatore nella piccola biblioteca ospedaliera. Autocritico nei confronti di un centro-sinistra che sta attraversando un momento di crisi <<allo stesso tempo - ha detto Capalbo - bisogna con fermezza e determinazione prendere atto dell'assenza e richiamare alle proprie responsabilità le forse politiche che governano questa città e la Regione>>. Quindi, non mancano le polemiche sul <<silenzio assordante e preoccupante da parte della società civile che si sta comportando come se tante questioni appartenessero ad altri e non a noi>>.
E ritornando sul ruolo della minoranza nella questione sanitaria il capogruppo dei Dp ha precisato :<<Più di una volta abbiamo chiesto al sindaco di intraprendere iniziative a difesa dell'ospedale ottenendo, invece, solo rassicurazioni pubbliche o private nonostante i fatti dimostrano il contrario. Basti pensare che nonostante reiterate richieste, a tutt'oggi, questa maggioranza non ha inteso convocare un consiglio comunale aperto sulla questione come se un pubblico dibattito possa nuocere alle sorti dell'ospedale>>.
Poi, sottolineando il prestigio politico dei Trematerra - primo cittadino nonché europarlamentare Gino, assessore regionale Michele - e riconoscendo che <<mai come oggi la nostra comunità ha rappresentanti politici così autorevoli>> Capalbo li esorta <<a far valere e dimostrare il loro "potere contrattuale", con l'obbligo di porre in essere tutte le iniziative necessarie a garantire non solo la non chiusura del nosocomio ma il suo potenziamento portando avanti quell'impegno assunto con proclami durante la campagna elettorale>>. E sull'esito della riunione con Scopelliti il resoconto del capogruppo Dp appare meno rassicurante rispetto a quello fatto da Trematerra. <<Dopo la visita del Governatore - ha infatti detto Capalbo - il punto nascita è stato decretato alla chiusura e sono in corso riunioni operative per predisporre lo smantellamento del reparto.
Tutto ciò è stato giustificato con l'applicazione dei parametri e di requisiti previsti dalla normativa vigente dimenticando che vi sono motivi e situazioni oggettive altrettanto valide che renderebbero applicabile delle deroghe al fine di mantenere in vita il reparto. Scopelliti è stato breve e lapidario e ha affermato che se il piano di rientro sanitario per come redatto, cioè con la presenza dei quattro ospedali di montagna, viene approvato va bene, altrimenti questi presidi saranno destinati a non sopravvivere in nome dei tagli che si devono effettuare nella sanità calabrese>>.
Infine un appello per <<tutti quei cittadini che hanno a cuore le sorti dell'ospedale a costituire un comitato al fine di intraprendere azioni e iniziative concrete per rivendicare con forza e determinazione la permanenza sul territorio dell'ospedale che da decenni garantisce un servizio fondamentale e essenziale non solo per gli abitanti della nostra città>>.

Fonte: "Gazzetta del Sud" del 25-03-2011.