I carabinieri di Acri, guidati dal maresciallo Roberto Luciani, hanno tratto in arresto Abdeddine Ahmed, 45 anni, di nazionalità marocchina. L’operazione è stata portata avanti dal maresciallo Fabaro e dai carabinieri scelti, Bilotta e Mirarco. A seguito di una telefonata anonima, i militari sono intervenuti nel pomeriggio di giovedì in piazza Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico della città, dove l’uomo era andato in escandescenza dopo aver malmenato la moglie, Assunta Alice, ed il figlio di quest’ultima. Entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici del locale ospedale per lividi e varie escoriazioni.
L’uomo, da tutti chiamato Salvatore è molto conosciuto per la sua attività di ambulante, è stato tratto in arresto per violazione dell’articolo 337 del codice penale, ovvero resistenza a pubblico ufficiale. Trasportato in caserma, è stato trattenuto per 24 ore e ieri mattina il pm Casciaro decideva per la convalide dell’arresto. Sarà processato con rito abbreviato il prossimo 21 febbraio. L’uomo si trova attualmente detenuto nel carcere di Cosenza.
A quanto pare, Abdeddine da un po’ di tempo maltratta la moglie e il figlio di quest’ultima attraverso percosse e continue vessazioni. Grazie alle varie testimonianze raccolte, i militari sono giunti alla conclusione che l’uomo fa uso continuo di bevande alcoliche che lo trasformano in un elemento violento. Anche il giorno dell’arresto, Abdeddine, era al quanto brillo e fuori di sé. Alla vista dei militari ha reagito inveendo, minacciando e pronunciando parole insensate. Abdeddine Ahmed vive in città da diversi anni, in una casa nel centro storico ed è molto conosciuto in città con il nome di Salvatore. Si guadagna da vivere vendendo oggetti vari e cd musicali contraffatti.
Quando non fa uso di alcolici è molto cordiale ma è già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.