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Neve, Acri in ginocchio

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Ad Acri non si vedeva tanta neve da anni. In centro ieri il manto ha raggiunto i quaranta centimetri, nelle zone più alte ha abbondantemente superato il metro.
Un appello firmato dal vicesindaco Luigi Maiorano restituisce fedelmente la situazione di difficoltà in cui ieri la comunità acrese si è trovata. “L'ondata eccezionale di maltempo – scrive Maiorano in un comunicato -, con abbondanti nevicate da oltre quarantott'ore, rendono intransitabile gran parte del territorio. La Protezione Civile comunale e le forze dell'ordine stanno utilizzando tutti i mezzi a disposizione per rispondere alle richieste urgenti dei cittadini”.
Il vicesindaco raccomanda “la massima collaborazione e invita la popolazione a non uscire di casa, se non per stretta necessità e urgenza, e non utilizzare le proprie autovetture, se non adeguatamente equipaggiate, per non creare ulteriori intralci e disagi ai mezzi di soccorso”.
Nel pomeriggio di lunedì era stata prorogata l'ordinanza di chiusura delle scuole, fino alla giornata di oggi. Le zone periferiche sono state quelle che hanno pagato il prezzo più alto a quella che oggi è una nevicata eccezionale, ma che fino a una ventina di anni fa rientrava nell'ordinario. Diverse frazioni e contrade sono anche rimaste al buio, con tutti i disagi che questo comporta. La neve di solito porta con sé le inevitabili polemiche sui tempi e l'efficienza della reazione della macchina comunale.
Questo accade quando cadono pochi centimetri di neve, figurarsi in questa occasione. Nella notte tra lunedì e martedì, quando la situazione di eccezionalità si manifestava in tutta la sua evidenza, per fare un esempio, non è stato possibile far uscire il mezzo dei volontari dei Vigili del Fuoco, intrappolato dalla neve. Ieri non tutte le strade del centro erano transitabili, con relativa coda polemica.
Va subito evidenziato che è dura per chiunque intervenire su un territorio di duecento chilometri quadrati, un habitat sparso e centinaia di frazioni. Così come nulla si può imputare in termini di impegno all'organizzazione comunale, ma l'impressione è che questo non è stato direttamente proporzionale ai risultati ottenuti. Insomma, vi sono stati disagi che si potevano evitare.
In ogni caso, una valutazione complessiva dell'efficienza del Comune la si potrà serenamente fare solo dopo che sarà passata l'ondata di maltempo.

PUBBLICATO 10/02/2012

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