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Incompatibilità del sindaco, l'opposizione dal prefetto

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Una delegazione del Partito Democratico è stata ricevuta, ieri (ndr), dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, per avere un quadro più chiaro sulle procedure che regolamentano l'istituto dell'incompatibilità, in riferimento alla situazione del sindaco Gino Trematerra. L'appuntamento è per le ore 10:30, in Prefettura.
In vista del consiglio comunale, riconvocato per venerdì prossimo, alle ore 18:00, dopo la seduta andata deserta giovedì scorso, il gruppo del Pd potrà così chiarirsi alcuni aspetti evidentemente poco chiari. La decadenza dall'incarico di sindaco è solo uno degli aspetti di questa intricata vicenda. C'è infatti anche quello del ricorso che due cittadini hanno presentato alla Corte d'Appello di Roma e nel quale si chiede la decadenza da europarlamentare per Gino Trematerra.
Le due questioni viaggiano parallele, ma una è destinata a incidere sull'altra. Infatti l'ultima riunione del civico consesso non si è tenuta perché la maggioranza, in attesa di conoscere le determinazioni del collegio giudicante della Corte d'Appello di Roma, non si è presentata in aula.
Il ricorso a Roma, in cui si chiede che Trematerra decada dalla carica di europarlamentare perché non avrebbe comunicato la sua scelta entro i termini dovuti, è stato discusso mercoledì scorso e si aspetta a momenti la decisione dei giudici.
In quella sede la difesa di Gino Trematerra aveva opposto alle argomentazioni dei ricorrenti l'inammissibilità del ricorso perché sarebbe stato presentato oltre i termini previsti dalla legge.
Insomma, è tutta una questione di date in cui i giudici devono destreggiarsi per decidere e mettere la parola fine a questa vicenda che si trascina da troppo tempo.
Sono proprio le lungaggini, più o meno volute, a impedire che, nel caso in cui il ricorso venga respinto, si torni già a maggio alle urne.
Se Gino Trematerra dovesse decadere da sindaco, si rivoterà, ma non quest'anno. Nel frattempo si profila una reggenza del vicesindaco fino al ritorno alle urne oppure il commissariamento.
Sembra comunque che la prima delle due soluzioni sia quella maggiormente praticabile.
Anche di questo certamente si parlerà stamattina in Prefettura tra la delegazione del Partito Democratico e il Prefetto Raffaele Cannizzaro. Per Acri quella che si è venuta a determinare è una situazione inedita e non ci sono quindi riferimenti storici cui appigliarsi per capire come procedere.
Del gruppo hanno fatto parte i consiglieri Giacomo Cozzolino, Pino Capalbo, Mario Bonacci e Giuseppe Capalbo.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 8-3-2012

PUBBLICATO 08/03/2012

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