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Seconda edizione per la cena al buio

Redazione
Foto © Acri In Rete
Si è tenuta presso il ristorante Cherì, la seconda edizione della Cena al buio, organizzata dalla sezione acrese della FIDAPA in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi di Cosenza.
Prendere parte ad una “cena al buio” è un'esperienza che lascia molti “ospiti” un po’ spaesati, dalla mancanza di punti di riferimenti, dalla totale assenza di luce, cosicché ogni movimento, anche il più banale, come portare la forchetta alla bocca, diventa diverso, nuovo.
Diversamente da quello che accade ogni giorni alle persone cosiddette normali, e cioè poter "mangiar" con gli occhi, si è cenato usando gli altri sensi, facendo affidamento al gusto e all'olfatto.
Complimenti al'associazione per aver voluto riproporre questa lodevole iniziativa, che ha come scopo principale quella di ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha, per sua fortuna, questo handicap, sapendo che comunque è un disagio a termine, solo per qualche ora, mentre una persona cieca vive ogni giorno questa situazione. Il ricavato della iniziativa è stato devoluto all'Unione Italiana Ciechi di Cosenza.
Unica nota negativa della serata, è stata la totale assenza dei rappresentanti istituzionali, i quali avrebbero dovuto essere fra gli attori principali della serata. Qualche mese fa un assessore regionale, parlando della sua partecipazione ad una iniziativa analoga, disse "la cena al buio è un'esperienza del tutto emozionante che sicuramente ci ha permesso di centrare l'obiettivo che ci eravamo prefisso, ovvero quello di far riflettere i rappresentanti istituzionali sulle necessità e sui bisogni del mondo della disabilità, per una piena integrazione all'interno del tessuto sociale. Una cena che ha fatto capire ad ognuno che forse i ciechi siamo proprio noi, persone cosiddette normali, che pur vedendo non vedono, dando così tutto per scontato. Un momento di riflessione, affinché, al momento della stesura dei bilanci, i rappresentanti non taglino i fondi."
Il senso delle “cene al buio” è proprio questo: avvicinare chi ha il dono della vista al mondo di chi “vede” con gli altri quattro sensi.

PUBBLICATO 30/03/2012

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