Nuove grane giuridiche per Trematerra. Dopo il ricorso presentato dinnanzi alla Corte di Appello di Roma dai cittadini Pettinato e Ferraro e impugnato dagli avvocati Martelli e Calabrese in cui si è chiesto e ottenuto di dichiarare Trematerra decaduto dalla carica di eurodeputato per ragioni legate ai tempi della sua scelta, un nuovo ricorso è stato depositato. Questa volta al Tribunale di Cosenza. Quattro i ricorrenti: Pietro Pettinato e Angelo Ferraro ma anche Andrea Scaglione e Franco Castiglione, tutti cittadini elettori nel comune di Acri. Il mandato è stato affidato agli avvocati Ottone Martelli e Luca Roselli che nel loro ricorso chiedono "al Tribunale di Cosenza, di volere dichiarare l'incompatibilità dell'onorevole Gino Trematerra dalla carica di Sindaco del Comune di Acri a seguito dell'assunzione dalla carica di membro del Parlamento Europeo e conseguentemente dichiarare la decadenza dalla prima carica". Insomma , per ricorrenti e legali, Trematerra fuori anche da Palazzo Gencarelli.
Dal ricorso emerge , infatti, che "dal 18 febbraio 2011 ( il 17 febbraio 2011 l'Ufficio elettorale nazionale per il Parlamento Europeo della Corte Suprema di Cassazione ha proclamato membro del parlamento Europeo Trematerra. Proclamazione pubblicata il 18 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica ), Trematerra ricopre, dunque, contemporaneamente la carica di Sindaco del Comune di Acri e la carica di deputato al Parlamento Europeo senza rinunciare ad una delle due in spregio alla normativa vigente in materia e nonostante il Consiglio Comunale di Acri - si legge ancora nel ricorso - in data 11.02.2012 ha deliberato la persistenza della condizione di incompatibilità ed il sindaco Trematerra nelle sue contro deduzioni al Consiglio datate 20.02.2012 conferma di trovarsi in condizione di incompatibilità e che si determinerà in merito alle contestazioni dello stesso Consiglio Comunale solamente dopo la decisione della corte di Appello di Roma" .
Ma a seguito della sentenza, depositata lo scorso 8 marzo , in cui la corte romana ha dichiarato Trematerra decaduto da eurodeputato, la situazione ha continuato ad assumere contorni sempre più sfumati. Giorno 9 marzo , infatti, il consiglio comunale ha sospeso, perché a dire della maggioranza non più sussistente , il procedimento amministrativo in ordine alla incompatibilità del Sindaco.
Tuttavia, come ben emerge nel ricorso, in data 15 marzo Trematerra e il suo legale, Oreste Morcavallo, hanno impugnato dinanzi la Suprema Corte di Cassazione l'ordinanza della Corte di Appello di Roma, sospendendo , quindi, l'esecuzione dell'ordinanza stessa per cui "il sindaco riveste tranquillamente le due cariche nonostante una legge dello Stato le dichiari incompatibili ed obbliga l'eletto ad una scelta nel termine di trenta giorni".
Infine, dagli atti depositati presso il tribunale bruzio emerge un fatto ancor più imbarazzante. "Addirittura - si legge nel ricorso - in data 20 marzo Trematerra con una "Dichiarazione di carattere finanziario dei Deputati" al Parlamento Europeo , dichiara di cumulare al reddito di deputato del Parlamento Europeo quello derivante dalla carica di Sindaco".


Fonte: "Gazzetta del Sud" del 13-4-2012.