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Francesco, Finalmente!

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
Non c’è dubbio, questo Cardinale argentino, nelle cui vene scorre sangue italiano, ha piacevolmente sorpreso tutti fin dall’inizio, già nella scelta del nome. Chiamarsi Francesco oltre ad essere una scelta coraggiosa è sembrato un segnale chiaro, cristallino che dentro le secolari mura vaticane qualcosa stava cambiando.
E’ un caso che nessuno dei suoi predecessori abbia mai scelto il nome del Santo della Povertà? Non credo. E’ la prima volta, infatti, che nella storia della Chiesa un Papa “ispiri” il suo pontificato alla figura di San Francesco d’Assisi.
Le eccezionali immagini del ritorno in pulmino insieme agli altri Cardinali, dopo la sua proclamazione, rasentano l’incredibile e naturalmente hanno fatto, in pochissimo tempo, il giro del Pianeta, mostrando qualcosa di assolutamente inedito. Fermarsi fuori dalla Chiesa per salutare i fedeli come un comune parroco, dopo aver celebrato la Messa, è un fatto straordinariamente irrituale per un Cardinale, figuriamoci per il Papa.
Si discute se sia un conservatore o un progressista. E’ importante? Non credo sia utile e comunque agevole “imprigionare” una personalità come quella mostrata fino ad ora al mondo in una di queste definizioni. Quel che è certo, Papa Francesco riporta la figura di Gesù al centro della Chiesa e della vita dell’uomo, predica la Misericordia, il perdono e la confessione; avvicina i deboli, ridà dignità ai poveri e riporta la speranza fra gli ultimi.
Questo è il Papa che porta la Croce di ferro e non più che quella in oro. Il Pontefice che non indossa l’ermellino né le scarpe rosse di Prada, il primo che non dorme nel lussuoso appartamento a lui riservato ma nella più modesta Domus Santa Marta, è il Vicario di Cristo che si reca a lavare i piedi ai giovani detenuti e lascia che fra i 12 apostoli siedano due donne. Un nuovo stile che sorprende tutti, credenti e non, e crea anche non poco stupore.
Già, ma perché ci sorprendiamo? Non è forse normale che il successore di Pietro, l’Apostolo che possiede le chiavi del Paradiso, si comporti così? Certo! E allora? Forse non siamo stupiti da quello che vedono i nostri occhi, ma da quello che avverte il nostro cuore che istintivamente sembra aprirsi. E’ passato così poco tempo dalla sua elezione ma è come fosse già in corso una rivoluzione che, in qualche modo, ci riporta a quel bellissimo passo del Vangelo che vede Gesù entrare nel Tempio e finalmente allontanarne i mercanti.

PUBBLICATO 30/03/2013





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