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Palazzo Sanseverino Falcone: conseguenza di una politica della bruttezza

Foto © Acri In Rete
Giacinto Le Pera
Lev Tolstoj, a proposito di bellezza diceva: "La bellezza attira, la bruttezza respinge. Che significa questo? Significa che dobbiamo cercare la bellezza e sfuggire la bruttezza? No, significa che dobbiamo cercare quello che dà come conseguenza la bellezza, e fuggire quello che dà come conseguenza la bruttezza: cercare di essere buoni, aiutare, servire le creature e gli uomini, e fuggire quello che fa male alle creature e agli uomini. La conseguenza di questo sarà la bellezza. Quando tutti saranno buoni, tutto sarà bello".
Ho voluto inserire questo nobile pensiero di un grande scrittore e filosofo come Tolstoj prima di entrare nel merito di una vicenda acrese ( ma praticata nel sistema Italia ), per cercare di rubare l'attenzione di chi leggerà questa lettera, suscitando qualche riflessione sui comportamenti di noi tutti difronte alla possibilità di accogliere o meno la bellezza.
Non vivo ad Acri ma Acri mi appartiene, forse come ai tanti che per svariati motivi non ci risiedono.
Erano anni che non vivevo il mio paese al di fuori dei periodi prestabiliti come le vacanze estive o il periodo natalizio. Per la prima volta, quest'anno, ho avuto modo di venirci prima del previsto e per tanto tempo, e dunque, interessarmi anche a quanto accade culturalmente, decidendo di rendermi operativo avanzando qualche proposta ricreativa (non con soldi pubblici) aggiungendola, a quanto già accade, nella cosiddetta Estate Acrese.
Il giorno 10 giugno c.a. ho depositato all'ufficio protocollo del Comune di Acri la richiesta per poter utilizzare temporaneamente il pubblico spazio di caffetteria (attrezzato ormai da circa 2 anni e mai aperto) ubicato presso Palazzo San Severino Falcone, sede anche del Museo MACA, con la volontà di creare un punto di aggregazione e di eventi per valorizzare ancora di più il luogo in questione. La stessa richiesta, per conoscenza, l'ho inoltrata al comitato di gestione del MACA che, riunitosi il giorno 14 giugno (4 gg dopo) ha firmato all'unanimità parere favorevole alla mia iniziativa. A questo punto, metà della strada burocratica è stata percorsa, manca ancora una risposta in merito da parte del proprietario degli spazi in questione, e cioè il Comune di Acri. Il tempo passa ma nel frattempo sempre più insistenti sono le voci su una imminente sottoscrizione di un contratto tra l'Amministrazione Comunale ed una Società per la gestione degli spazi e dei servizi all'interno del Palazzo Sanseverino Falcone.
Con molteplici dubbi in merito, inizio un quotidiano via vai presso il municipio finché ottengo il famoso contratto del quale avevo sentito parlare e mi accorgo che viene siglato il giorno 29 giugno 2015.
In allegato alla presente ci sono i documenti che aiutano a capire meglio il racconto, attraverso i quali pongo dei quesiti. È possibile che spazi pubblici possano essere affidati senza essere soggetti a pubblica gara?
È possibile che spazi pubblici possano essere affidati ad una società per anni 5 (cinque) e a titolo gratuito?







Penso di aver fatto il mio dovere a denunciare "una conseguenza di bruttezza" attraverso questa lettera (mi auguro di essermi sbagliato) sperando di non essere risultato ne presuntuoso ne saccente per aver, mio malgrado, portato alla luce quanto avete appena letto.
Quindi sarebbe cosa buona che chi continuerà a vivere il territorio possa intraprendere una più ampia discussione in merito all'accaduto e pretendere da chi di dovere una più trasparente gestione del bene comune, per fuggire dalla bruttezza e da quello che fa male, scegliendo sempre e per sempre le conseguenze della bellezza.


PUBBLICATO 15/07/2015





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