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Ogni piccola cosa ha una storia da raccontare

Foto © Acri In Rete
Natale Montalto
Quella che sto per raccontare, oggi, è la storia di una piccola ringhiera.
Una  ringhiera in ferro battuto, posta lungo via Vincenzo Padula, sul lato destro andando verso Piazza  G. Marconi (  meglio conosciuta come Piazza dei frutti ), quasi di fronte al palazzo Gaudinieri.
Serviva,  e serve ancora, a limitare la strada nel punto in cui da essa scende una scaletta che, immettendosi in una delle tante bellissime “ cavarelle” di Acri, porta direttamente su via Roma , in zona Municipio.
Ebbene, questa piccola ringhiera, che in un passato non troppo lontano ha offerto appoggio e sicurezza a tanta gente ( allora quasi tutti andavano a piedi in piazza, per quella strada che era l’arteria più trafficata e viva del nostro paese), oggi, purtroppo, sta per mettere la parola “FINE” , alla sua storia.
Dico “alla sua storia”, perché  anche quella piccola ringhiera ha una sua storia da raccontare.
Infatti, prima di essere utilizzata nel punto in cui attualmente si trova, faceva parte di una bella balaustra che recintava il monumento all’eroe acrese Battista Falcone, collocato al centro di Piazza Vittorio Emanuele III, fin dal 1888. (v. foto d’epoca)
Quando il monumento fu spostato, la balaustra fu tolta; si decise, però, di riutilizzarne almeno una parte;forse perché a quei tempi , ancora, “non si buttava niente” ; ma certamente anche perché si trattava di un manufatto di un certo valore artigianale, realizzato sicuramente dalle mani operose e creative di qualche bravo artigiano acrese.
Da allora, la piccola ringhiera è rimasta lì,dove attualmente si trova, diventando, negli anni, un piccolo, significativo tassello del nostro Centro Storico.
Ma il tempo e l’incuria, a poco a poco, la stanno distruggendo; i muretti che la sostengono stanno cadendo a pezzi e i ferri che la compongono si sono deformati e arrugginiti. Sta per morire.
Ho  raccontato questa semplice storia, così come mi è stata raccontata, perché voglio chiedere:

  • al Sindaco e alla  sua Amministrazione, di “salvarla”; di riportarla , cioè, alla sua antica bellezza e funzione, affidandone il restauro e la cura  a mani esperte, perché anche oggi, come allora, abbiamo la fortuna di avere, nel nostro territorio, bravissimi artigiani del ferro, del legno, della pietra. Ancora si è in tempo!
  • agli Acresi, miei concittadini, di dare un’occhiata più attenta alla piccola ringhiera, quando si troveranno a passare da quelle parti; e, ancora, di voler riscoprire tutte le belle, piccole e grandi testimonianze del nostro passato.

Se ci soffermiamo a considerarle con più rispetto e con più amore, ogni piccola cosa potrà raccontarci, ancora, la sua e la nostra storia; e magari regalarci un’emozione in più.

























PUBBLICATO 12/08/2015





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