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I disagi di concittadini e corregionali rimasti al nord. Caiaro sollecita Magorno

Foto © Acri In Rete
Luigi Caiaro
ll.mo Sen. Ernesto Magorno,
stiamo vivendo un periodo difficile e complicato, un’inaudita emergenza, sanitaria, economica, finanziaria, sociale, che mai nessuno di noi avrebbe pensato di dovere vivere ed affrontare.
Mi preme porre alla Sua cortese attenzione una delicata tematica non solo in qualità di consigliere comunale della città di Acri, ma soprattutto in qualità di cittadino calabrese.
La questione che vorrei sottoporLe non rappresenta una mia personale posizione, ma sono certo di interpretare lo stato d’animo e, quindi, l’insieme di tante preoccupazioni che tormentano svariate famiglie acresi e calabresi.
Come noto alle cronache le scorse settimane diversi nostri corregionali in maniera, forse inopportuna, vittime di una violenta situazione di incertezza e di panico, hanno ritenuto di ritornare nelle proprie residenze calabresi.
Tuttavia a fronte di un numero considerevole di rientri, molti altri miei concittadini e nostri corregionali in ossequio non tanto al DPCM, ma ad un alto senso di responsabilità civile e morale, è rimasto nei luoghi ove prestano attività lavorativa e/o attività di studio, in totale incertezza e in uno stato di difficoltà non solo economico, ma soprattutto psicologico.
Come risaputo, moltissimi concittadini e corregionali, da settimane, non possono più prestare attività lavorativa e molti altri non possono recarsi nei luoghi di studio.
Questa mia considerazione vuole essere un invito affinché Ella, attraverso il ruolo istituzionale che ricopre, si faccia portavoce in Parlamento di queste difficoltà e di questo stato di disagio affinché si possa arrivare ad una risoluzione di questo drammatico stato di fatto, attivando eventuali misure straordinarie che, in totale sicurezza, per loro e per le comunità di appartenenza, possano consentire a questi miei concittadini ed a questi nostri corregionali, il ricongiungimento con le loro famiglie.
Nel caso in cui invece tale provvedimento possa rappresentare una insormontabile difficoltà tecnica-organizzativa e finanche giuridica sarebbe opportuno, in alternativa, pensare a misure di sostegno, anche una tantum, finalizzate al sostentamento di coloro che si vedono costretti all’esborso del canone di locazione, in modo da alleviare quanto meno le difficoltà di natura economica.
Sicuro della sua sensibilità e del suo alto senso di appartenenza alle Istituzioni porgo ossequiosi saluti.

PUBBLICATO 28/03/2020





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