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Abbiamo a cuore la sanità di questo territorio

Foto © Acri In Rete
Giacomo Cozzolino
In riferimento agli ultimi fatti che hanno coinvolto il P.O. di Acri si ritiene siano doverose alcune rettifiche:
- È auspicabile che quando si entra in ambiti che non siano di propria pertinenza, avvisare i responsabili della struttura, cosa che non è avvenuta;
- Quanto riportato nei servizi andati in onda è frutto di disinformazione che, di sicuro, va a discapito della struttura e dei cittadini del comprensorio che vi si rivolgono;
- Il materiale visto nelle riprese, era nei siti di stoccaggio previsti ed esistenti da tempo, tranne alcune quantità rinvenute nei pressi degli stessi e dovuti al vento ed al maltempo che in quei giorni ha colpito il territorio;
- È bene chiarire che il materiale inquadrato NON è materiale infetto e quindi NON contagioso, in quanto il materiale sanitario pericoloso viene collocato nei contenitori dei rifiuti speciali che sono stoccati in tutt’ altro sito, per come previsto dalle normative;
- TUTTO il materiale prodotto dal reparto Covid, DEVE essere stoccato nei contenitori dei rifiuti speciali in quanto potenzialmente infetto, ivi compreso il materiale non sanitario, pertanto quanto affermato nel servizio NON corrisponde al vero;
- Un discorso a parte merita il materiale inquadrato fuori dai siti di stoccaggio e ci riferiamo ai gruppi di continuità, dato che dovevano essere ritirati da una ditta specializzata da fuori regione e che, per il problema Covid, è in ritardo rispetto al ritiro programmato, nonostante le nostre insistenti richieste;
- Per quanto riguarda il restante materiale, non si trattava di materiale usato (e quindi pericoloso) ma di materiale scaduto che non è stato smaltito per come previsto dal regolamento e sul quale è in corso una indagine interna. Intanto è stato rimosso immediatamente;
- E’ opportuno fare chiarezza sul materiale che NON è di provenienza ospedaliera ma portato dall’esterno da soggetti terzi allo scopo di sbarazzarsene con maggiore facilità senza alcun senso civico;
- Ad oggi il materiale è stato ritirato ed i siti ripuliti non per le segnalazioni ma per come previsto dal calendario. Ciò nonostante apprezziamo tutte le segnalazioni che, in modo costruttivo, vengono riportate con lo scopo di migliorare il servizio quanto più possibile.

Queste erano le precisazioni che abbiamo ritenuto necessario fornire ai cittadini che si rivolgono alla nostra struttura poichè riteniamo che, a parte qualche soggetto alla ricerca di visibilità a tutti i costi, ci siano altri che hanno l’onestà di apprezzare il lavoro degli operatori che, quotidianamente, si spendono per dare risposte all’utenza del territorio. Una modesta riflessione riteniamo vada fatta, stanchi dei continui attacchi di chi si nasconde dietro sigle e movimenti che, alla luce di quanto è emerso, evidentemente non vogliono che questa struttura resti in piedi.
A questi signori potremmo raccontare dei risultati raggiunti in questi anni ma lasciamo che a parlare siano i fatti.
Proprio i fatti dicono che in questo comprensorio esiste una postazione USCA ed un reparto con sedici posti letto, che si tratti di lungodegenza o Covid riteniiamo che, al momento, non faccia differenza.
Comunque sono posti letto in più, che trovano senso nelle risposte da dare ai cittadini in questa fase emergenziale.
Oggi questo ospedale è nel circuito regionale Covid, nonostante ancora qualcuno tenti di ridimensionare il lavoro fatto in sinergia, anche contro qualche operatore che crede di continuare a mantenere posizioni e ruoli non più sostenibili.
A chi pensa che questa direzione possa indietreggiare difronte al livore personale ed all’odio politico, sappia che non si farà intimorire da nessuno, perché abbiamo a cuore la sanità di questo territorio e la salute dei cittadini.
Siamo aperti ad un confronto sereno e costruttivo con chiunque ma non con chi ha gettato e continua a gettare fango sulla struttura mentre c’è chi, da tempo, ci mette la faccia e l’impegno.

PUBBLICATO 14/01/2021





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