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Ospedale. Dura lettera di Molinaro al sindaco Capalbo

Foto © Acri In Rete
Pietro Molinaro
Ho inviato una lettera al Commissario dell’ASP di Cosenza, Vincenzo La Regina ed al sindaco di Acri, Pino Capalbo, per segnalare gli effetti negativi dell’apertura del reparto Covid nell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, e per richiedere il ripristino dei servizi preesistenti. Egr. sig. Sindaco ed Egr. Commissario, come ampiamente prevedibile, quello che il Sindaco di Acri ha sbandierato come rinascita dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, si è rivelato un danno per le prestazioni sanitarie in favore dei cittadini. Come avevo già segnalato lo scorso 28 novembre al precedente Commissario dell’ASP di Cosenza, per l’allestimento del reparto Covid, sarebbe stato necessario utilizzare altri locali a disposizione nell’ospedale di Acri e salvaguardare i servizi già erogati dal presidio (per chiarezza, allego la mia lettera del 28/11/2020). Sig. Sindaco, Lei ha ostinatamente chiesto ed ottenuto la chiusura del reparto chirurgia dell’ospedale, per fare spazio a 16 posti di “albergo Covid”, inaugurati come se fossero stati il ripristino dei servizi ospedalieri. La realtà, purtroppo, è stata completamente diversa ed i cittadini di Acri e dintorni ne stanno facendo le spese. Piuttosto che salvaguardare i servizi sanitari esistenti ed impegnarsi a potenziarli, lei ha ritenuto di dover inseguire la possibilità di investire qualche migliaio di euro per realizzare i 16 posti di albergo Covid, nell’ospedale. E lo ha fatto nel modo peggiore possibile. Ovvero, anziché chiedere di utilizzare gli spazi effettivamente liberi, ha avallato e difeso la scelta di sacrificare il reparto di chirurgia. Ed ora ci si trova, come previsto, con la chiusura a tempo indeterminato del reparto di chirurgia programmata, di chirurgia oculistica, oltre che con la chiusura degli ambulatori di oncologia e di pneumologia. Lei si era anche lanciato nella promessa che il reparto chirurgia sarebbe stato riaperto entro il 7 gennaio scorso, ma siamo giunti al 15 febbraio e non si vede nessuna riapertura all’orizzonte. Prenda atto dell’errore che ha commesso e si attivi realmente per il ripristino delle prestazioni sanitarie preesistenti. Rivolgo questa mia comunicazione anche al neo Commissario dell’ASP di Cosenza, formulando un caloroso invito affinché riesamini al più presto la situazione che si è creata, e provveda al ripristino dei servizi sanitari già erogati dal presidio di Acri. Facendo anche chiarezza su chi è effettivamente incaricato di essere il responsabile sanitario dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri e su chi ne svolga, eventualmente, le funzioni delegate. Credo che se non si chiariscono i ruoli e le funzioni organizzative, sia oltremodo difficoltoso ottenere che una struttura complessa come un presidio ospedaliero possa funzionare correttamente. Per quanto mi riguarda, continuo a sollecitare una seria riorganizzazione generale del Servizio Sanitario nella regione Calabria, ed assicuro il mio interessamento, affinché anche il presidio di Acri svolga un ruolo coerente con la sua localizzazione e per questo sia adeguatamente e realmente potenziato.

PUBBLICATO 15/02/2021





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