OPINIONE Letto 7364

Acri cambiabuca


Foto © Acri In Rete



Che il Comune di Acri sia un ente in stato di dissesto finanziario è cosa ormai nota a tutti i concittadini.
Che il dissesto sia una situazione che durerà ancora qualche altro anno è un dato certo ed incontrovertibile.
E’ anche assodato, però, che questa situazione, a dir poco critica, era ben conosciuta a chi, solo diciassette mesi fa, prometteva di cambiare il vento della politica cittadina finendo poi per cambiare solo qualche assessore. Dello slogan “Acri cambiavento”, coniato in campagna elettorale dalle forze di maggioranza, oggi è rimasto solo un lontano ricordo.
Più di moda è invece il refrain “Acri cambiabuca”, attese le enormi criticità che imperversano per le strade di tutto il territorio, specie quelle periferiche, insite di enormi voragini che minano, e non poco, l’incolumità fisica dei transitanti e dei loro veicoli. Non si può addurre che questo stato di cose sia addebitabile, ancora una volta, allo stato di dissesto finanziario se, deliberatamente e scientemente, vengono elargiti affidi diretti che, ad avviso di chi scrive, si sarebbero potuti svolgere facendo ricorso al personale interno al Comune.
Così come non si può non ricordare che parte del gettito derivante dalla TARI potrebbe essere destinato proprio per la messa in sicurezza delle strade del territorio che costituiscono, senza dubbio alcuno, questione assolutamente prioritaria in questo momento.
E’ comprensibile che la stagione climatica non sia la migliore per eseguire gli interventi manutentivi auspicati, ma non si può non pensare di coprire, seppur provvisoriamente, almeno le insidie macroscopiche delle arterie principali per poi eseguire il rifacimento completo e definitivo nelle stagioni primaverili.
Bene hanno fatto i Consiglieri di La Mucone a porre la questione viabilità al centro del dibattito politico dello scorso Consiglio Comunale.
Altrettanto bene avrebbero fatto i Consiglieri sangiacomesi se avessero seguito l’esempio dei precedenti per discutere sulla viabilità delle contrade di riferimento. Si diceva, solo un anno e mezzo fa, “meno tasse più efficienza” ma a dire il vero gli scriventi notano, di contro, solo più tasse e più inefficienza. Ma non è solo questa l’unica promessa disattesa.
Si scriveva, qualche anno o meglio mese fa, “meno spreco idrico più rete fognaria” ma in realtà non c’è stato alcun pericolo di potenziale spreco idrico perché l’acqua, in estate, in alcune frazioni non è arrivata neppure; “meno affidi diretti più ufficio legale”: l’ufficio legale, come già ribadito a chiare lettere dallo stesso Sindaco, era solo il primo punto del programma da disattendere e sostituire col meccanismo delle short-list mentre sugli affidi non occorre indugiare; “più centro storico meno degrado”: la situazione è peggiorata ad Acri centro, dove sono stati installati dei paletti di ferro che hanno solo deturpato il pregio storico dell’ambiente; un discorso a parte meriterebbe il centro storico di San Giacomo pieno di topi e case pericolanti; “più sanità meno fitti passivi”; i secondi più che passivi sono ancora attivi, mentre la sanità lo è sempre di meno.
Si è inaugurata una risonanza magnetica non funzionante, manca ancora un radiologo e il concorso per il primario di pronto soccorso non è stato ancora espletato; “meno conflitti sociali più referendum”: in realtà i conflitti sociali sono innescati dagli stessi esponenti della Giunta, infatti, non di rado, il Sindaco e gli assessori usano i social come principale strumento quasi per denigrare cittadini che hanno idee diverse da questa maggioranza consiliare.
Quanto ai referendum ad oggi si attende ancora la data della loro indizione.
I cittadini di contrada Foresta sono in attesa che venga indetto il referendum promesso loro per decidere dove investire i fondi destinati al rifacimento dell’(ormai) ex scuola.
Gli stessi attendono anche l’installazione delle telecamere di sicurezza, promessa a seguito dei frequenti furti in abitazione che ivi hanno avuto il proprio epicentro, la cui realizzazione era annunziata per la fine dell’anno.
C’è la consapevolezza che in diciassette mesi non tutto ciò che era stato annunciato avrebbe potuto trovare realizzazione e che per migliorare il territorio occorrono tempo e pazienza, ma non si può non sottolineare che neppure uno degli impegni elettorali è stato ancora concretamente realizzato e che la situazione del territorio è enormemente peggiorata.
In tutto questo si rimane esterrefatti ascoltando consiglieri di maggioranza che si dichiarano soddisfatti per l’operato di questa Giunta.
Essi sembrano sempre più scollati dalla realtà del territorio e sempre più incollati alle rispettive poltrone, sempre più distanti dall’interesse generale che dovrebbero garantire ed al quale, si potrebbe maliziosamente dire, hanno dato buca.

PUBBLICATO 14/12/2018  |  © Riproduzione Riservata

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