SPORT Letto 3908

Calcio. Sconfitte senza attenuanti, anzi con molti interrogativi


Foto © Acri In Rete



E sono undici. Undici in diciotto gare. Le sconfitte dell’Acri. Come le reti segnate. 34 quelle subite, ovvero quasi due a gara. Una sola vittoria e sei pareggi.
Sono numeri impietosi che portano dritto dritto alla retrocessione. Abbiamo scritto più volte delle difficoltà di inizio stagione, causa una serie di problemi, non abbiamo mai puntato l’indice contro nessuno, spesso, infrangendo le regole, ci siamo comportati come tifosi piuttosto che cronisti, obiettivi ed imparziali, pur mettendo in risalto criticità e questioni aperte. Ora basta.
I rossoneri avevano fatto illudere (a noi no, visto come è maturata la vittoria), dopo i tre punti conquistati, (i primi della stagione) non senza fatica, contro il Soriano commentata con un inopportuno “scusate il ritardo” sulla pagina facebook della società arricchito da commenti di gioia e allegria, azzardati, secondo noi, vista la qualità del gioco e la posizione in classifica. Sabato la conferma.
Contro la Paolana, piena di giovani e con in campo il 37enne Fabio Longo, si è vista una squadra senza capo né coda, con elementi inadeguati alla categoria, che ha commesso gravi errori, con un centrocampo assente sia in fase di interdizione e di proposizione, attacco in vacanza anticipata, con giocatori fuori dal gioco. Insomma, un disastro.
Se non ci sarà una vera svolta, sarà difficile evitare la retrocessione, forse anche i play out.
Ad oggi sono 11 i punti dalla zona tranquilla, 5 dalla quint’ultima.
C’è il tempo per recuperare, mancano 12 partite, anche se i presupposti non ci sono.
Squadra senza spina dorsale e con molti giovani inesperti. Più di una cosa, evidentemente, non è andata per il verso giusto, sia ai tempi di Delogu che oggi con Andreoli.
Il tecnico di Fuscaldo, seppure bravo ed esperto, poco può fare.
Anche il mercato, cosiddetto di riparazione di dicembre, non è ha fruttato buoni risultati e chi lo ha curato dovrebbe dare spiegazioni o chiedere scusa e dimettersi.
Acri non può perdere l’Eccellenza, sarebbe una iattura per una città che sta attraversando momenti bui.
Il calendario è dalla parte dei rossoneri visto che, a parte le trasferte di Gallico ed Isola, avrà gli scontri diretti in casa contro i vari Cutro, Siderno, Bovalinese, Sersale. Bisogna, però, iniziare a vincere e sperare che chi è davanti rallenti altrimenti si rischia di non fare neanche in play out.
Le prossime gare sono impegnative; Cotronei in casa, Corigliano fuori Reggiomed in casa.
Occorrono bravura, determinazione, impegno, gli alibi (neve, sfortuna, erba alta, arbitro cornuto, guardalinee impreparato, vento, campo pesante e sole) non servono a nulla.
Colpisce, infine, anche il silenzio dei dirigenti precedenti.
Possibile che non abbiano nulla da dire?

PUBBLICATO 20/01/2019  |  © Riproduzione Riservata

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