OPINIONE Letto 3740

Politica. Quegli screzi tra maggioranza e opposizione che non interessano a nessuno.


Foto © Acri In Rete



Scriviamolo subito. A noi, intesi come singoli esponenti di una comunità, non interessa nulla di cosa si occupano, fuori da palazzo Gencarelli, i diciassette consiglieri comunali.
Né tantomeno che lavoro svolgono e come lo hanno ottenuto. Non interessano nemmeno i botta e risposta tra le due fazioni.
Ai cittadini interessa, piuttosto, che il consiglio comunale tutto si occupi delle questioni del territorio e che chi governa trovi una soluzione ai tanti problemi, ad iniziare dal corposo debito che costringe gli amministratori, chissà fino a quando, ad essere parsimoniosi.
Ai cittadini interessa: quando termineranno i lavori della galleria, quando sarà approvato il Psc, quando saranno messe in sicurezza le scuole ed alcuni porzioni di territorio, quando sarà potenziata la rete idrica (che fa acqua da tutte le parti), se esiste o meno un progetto per lo sviluppo socio-economico del territorio. Interessa sapere la verità sulla Sibari – Sila a distanza di 12 anni dal primo scavo.
Interessa sapere come funzioneranno gli uffici comunali a seguito dei prossimi numerosi pensionamenti, chi avrà la manutenzione delle ex arterie provinciali, oggi in uno stato di completo abbandono, a che punto è il risanamento economico, quale sarà il futuro dei rifiuti e del servizio idrico, come fare a mettere in sicurezza la strada Acri-Serricella.
Ai cittadini non interessa molto se la maggioranza e la minoranza subiranno modifiche.
Alla comunità non interessano le (legittime) aspirazioni ed ambizioni di ogni consigliere, gli eventuali rimpasti di giunta.
Non siamo interessati neanche ai tanti millantatori, sebbene vendendo titoli che non hanno, stanno prendendo in giro ed ingannando non solo se stessi ma anche i cittadini, (non tutti) che, essendo ignari e condividendo, cadono nella trappola.
Non siamo interessati neanche ai sempre più numerosi Concorsi letterari a pagamento, ovvero organizzati da chi pretende, legalmente, soldi (bonifici, bollettini,) da consapevoli “artisti”, ovvero poeti, scrittori, pittori, autori in cambio di visibilità (apparizioni su riviste, enciclopedie, dizionari ecc) e di premi ed attestati (fasulli). Do ut des.
I cittadini, dopo sette anni (!!), tre della giunta Trematerra e quattro della giunta Tenuta, chiedono che ci sia un’amministrazione comunale in grado di arrivare fino alle fine, un esecutivo solido e responsabile, una classe dirigente che lavori per la comunità ed il territorio.

PUBBLICATO 15/02/2019  |  © Riproduzione Riservata

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