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Coronavirus in Calabria. I dati di giovedì 2 aprile. 691 positivi, 41 decessi. Un piano di 150 milioni per imprese, artigiani, professionisti


Foto © Acri In Rete



Di seguito i dati divulgati dalla Regione. n Calabria ad oggi sono stati effettuati 9034 tamponi.
Le persone risultate positive al Coronavirus sono 691 (+22 rispetto a ieri), quelle negative sono 8343.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 46 in reparto; 9 in rianimazione; 84 in isolamento domiciliare; 9 guariti; 14 deceduti.
Cosenza: 57 in reparto; 2 in rianimazione; 118 in isolamento domiciliare; 3 guariti; 12 deceduti.
Reggio Calabria: 35 in reparto; 6 in rianimazione; 145 in isolamento domiciliare; 11 guariti; 10 deceduti.
Vibo Valentia: 4 in reparto; 2 in rianimazione; 33 in isolamento domiciliare; 1 deceduto.
Crotone: 21 in reparto; 65 in isolamento domiciliare; 4 deceduti.
I soggetti in quarantena volontaria sono 9293, così distribuiti:
- Cosenza: 3055.
- Crotone: 1326.
- Catanzaro: 1203.
- Vibo Valentia: 575.
- Reggio Calabria: 3134.

Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.814.
Ieri, il presidente Santelli, ha fatto sapere che la Calabria è una delle prime regioni italiane a varare il piano della rinascita.
Dobbiamo mettere le nostre imprese, i commercianti, gli artigiani, i professionisti nelle condizioni di reinvestire sul loro futuro e su quello della Calabria.
Riparti Calabria è una misura con cui la Regione Calabria investe 150 milioni di euro sulla ripresa economica.
Il fondo sarà gestito da Fincalabra in collaborazione con Unioncamere e prevede la concessione di finanziamenti rimborsabili a tasso zero, attraverso la presentazione di una domanda in modalità semplificata e con il calcolo del sostegno finanziario sulla base del reddito operativo e del fatturato degli ultimi due esercizi.
Una parte del fondo servirà a dare ulteriore sostegno alle piccole partite iva - come commercianti ambulanti, bar e attività artigianali - con una sovvenzione una tantum a ristoro delle perdite subite.
Inoltre è stato previsto di garantire l’accesso alla liquidità anche da parte dei professionisti attraverso l’adeguamento del fondo Frois per il microcredito, dotato di 20 milioni di euro.

PUBBLICATO 02/04/2020  |  © Riproduzione Riservata

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