RELIGIONE Letto 1258

Creazione della donna


Foto © Acri In Rete



Il sesto giorno, al mattino, il Signore crea l’uomo e lo manda a passeggiare in giardino.
Nel pomeriggio, ammucchia i pezzi sul tavolo del laboratorio, più di 200, si lava le mani e si dispone a creare la donna.
Un Angelo entra silenzioso, ma visto il bel mucchio di pezzi, domanda:
- Signore, la tua nuova creatura richiede molto tempo.
- Hai detto bene, è il mio capolavoro, guarda bene il progetto: 200 pezzi da sistemare e sincronizzare a lla perfezione. Deve avere un grembo particolare, capace di contenere fino a tre bebè e vi devono crescere. Deve dare baci in grado di cucire i cuori feriti. Deve continuamente fare uso delle mani. Deve avere un cuore che sa amare.
- Signore, tutto questo è lavoro serio, riposati, continuerai domani.
- Non dirlo, devo finire entro oggi la mia migliore creazione, domani mi riposerò.
- L’Angelo si avvicina alla donna in costruzione. Signore, è troppo bella e dolce, sarà capace di pensare?
- E’ forte e resistente, non solo capace di pensare, sa anche ragionare e farsi ascoltare.
- Posso toccarla?
- Certo che puoi.
- L’Angelo le tocca il viso. Il viso è sorridente ma dagli occhi cade una lacrima, Signore , c’è una perdita e sorride.
- Non è una perdita, è una lacrima, è la sua arma. Con questa esprime tutti i sentimenti migliori: allegria e dolore. Dalle lacrime nascono sorrisi, amarezze, dolcezza, amore.
- Signore, con queste capacità conquisterà il mondo?
- Ha un difetto, spesso dimentica quello che la vale. Ora lasciami finire.

Qualche tempo dopo, la bella ragazza, finito di mettere ordine in casa, siede sullo sgabello del pianerottolo e fuma una sigaretta. Un giovanotto l’osserva interessato, si avvicina e le domanda:
- Che tipo di marito stai sognando?
- Interessato a saperlo?
- Interessato!
- Mi ritengo donna del mio tempo, che sa vivere il presente. Sogno un uomo che le mie mani non possono stampare. So assolvere i miei compiti e compio il mio dovere. Tu, cosa porteresti nella mia vita?
- Il denaro necessario.
- Non mi riferisco al denaro, a ben’ altro.
- Spiegati meglio.
- Voglio un marito che sappia migliorare la vita. Un uomo che curi la sua mente per un dialogo stimolante. Un uomo che mi ammiri e mi ami come sono. Un uomo che sia vicino a Dio e io possa vivere vicino al mio uomo e al mio Dio. Un uomo che abbia cura di sé e di me. Dio ha fatto la donna come aiuto dell’uomo, ma io non mi piego ad aiutare chi non si sa aiutare. Per me aiutare significa sviluppare insieme belle idee e buoni sentimenti.
- Vedo che chiedi molto.
- Io valgo molto!
- Mi fai sentire ferito!
- La battaglia e le ferite non devono spaventare: riunisci i pezzi della speranza, armali di amore e sempre avanti… cantando !

PUBBLICATO 19/02/2021  |  © Riproduzione Riservata

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