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I furbetti del vaccino. Che si faccia chiarezza


Foto © Acri In Rete



Sulle tante voci che si rincorrono riguardo il mancato rispetto dei criteri nella somministrazione dei vaccini nel nostro Comune, abbiamo interpellato il consigliere comunale di opposizione, Maurizio Feraudo, al quale abbiamo chiesto conto delle indiscrezioni apparse sulla sua pagina facebook.
La notizia, positiva, dice Feraudo, che anche nel nostro Comune sono iniziate le vaccinazioni, è disturbata da indiscrezioni che, se confermate, le ritengo davvero preoccupanti e inquietanti.
Mi giungono, con particolare insistenza, voci, con dettagli molto precisi, ma che necessitano dei dovuti riscontri, che parenti molto stretti di taluni componenti della giunta, loro prossimi congiunti con esattezza, sindaco compreso, abbiano saltato la fila nella somministrazione del vaccino.
Le mie perplessità di fronte a queste voci, che ogni giorno galoppano sempre più in maniera esponenziale, tuttavia, non sono da sole sufficienti a smorzare le polemiche ed il chiacchiericcio, legittimi, che le accompagnano.
Nessuno è più disponibile, insomma, a subire la prepotenza di potenziali ed eventuali furbetti in un campo, quello della vaccinazione, dove tutti, nessuno escluso, siamo (dovremmo) essere uguali e dove tutti siamo chiamati a rispettare i criteri oggettivi fissati per la sua inoculazione.
E siccome la rabbia monta sempre più, ritengo sia eticamente e moralmente corretto che a sgomberare il campo da questo chiacchiericcio siano i diretti interessati, così da mettere definitivamente a tacere le tante indiscrezioni che si vanno sempre più accavallando.
Sindaco e assessori DEVONO, per il delicato e importante ruolo che ricoprono, dire ai loro concittadini se vi sono stati prossimi loro congiunti cui è stato somministrato il vaccino.
E se ve ne sono stati, hanno il dovere di specificare sulla base di quale criterio sono stati vaccinati prima dei tanti soggetti fragili che aspettano di essere immunizzati.
Il tema è estremamente delicato, me ne rendo perfettamente conto.
Ed è per questo che sono certo che i diretti interessati, sulla cui correttezza personale non ho motivo di dubitare, in maniera responsabile e trasparente faranno immediata chiarezza sulla vicenda.
Sottrarsi equivarrebbe a confermare quelli che, probabilmente, allo stato sono solo pettegolezzi.
Approfitto della testata giornalistica che mi ha interpellato per invitare i consiglieri comunali di maggioranza ad astenersi dal fare della campagna vaccini una campagna elettorale.
Non è corretto
- e lo trovo profondamente biasimevole – che in piena pandemia, nel 2021, vi siano consiglieri comunali che accompagnano persone anziane che, pur se aventi diritto, vengono spinti nel saltare la fila.
A questi dico: ma vergogna non ne avete?

PUBBLICATO 13/03/2021  |  © Riproduzione Riservata

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