COMUNICATO STAMPA Letto 5977

Rubinetti a secco: disagio in tutte le famiglie di Acri


Foto © Acri In Rete



È assolutamente vero che al peggio non vi è mai fine...
L’indecenza e la mediocrità politica dei due Papi (Bonacci-Capalbo) si rivela  nella sua massima manifestazione con la gestione della crisi idrica e la conseguente ordinanza che prevede la razionalizzazione dell’acqua sul nostro territorio (ord. n. 3254/2021 del 28.7.2021).
Tale situazione è clamorosamente surreale, vergognosa, paradossale, come se in Arabia Saudita, mancasse o si razionalizzasse il petrolio…
Riteniamo inammissibile ed ingiustificabile la negligenza con la quale si sta affrontando  un problema che affligge la nostra comunità da diversi anni  e reputiamo ingiusto e soprattutto non risolutivo il provvedimento della razionalizzazione, specialmente dopo aver speso , in maniera scellerata, svariate migliaia di euro (circa euro centocinquantamila) per la realizzazione di due pozzi(Sant’Angelo e Croce di Greca) che non erogano al momento neanche una goccia d’acqua, e dopo aver preso in giro la città per cinque lunghi anni  con  il tanto atteso, sbandierato ed agognato finanziamento regionale per l’ingegnerizzazione delle reti idriche.
L’acqua è un bene primario e come tale va sempre garantito, in particolar modo in periodo di pandemia ed in periodo di forte caldo, troppi ed ingiustificabili sono i disagi arrecati alle famiglie, agli anziani a tutti i soggetti fragili e non è ammissibile trincerarsi sempre dietro la scusa del dissesto e del risanamento del bilancio, tante potevano e dovevano essere le soluzione  concrete da mettere in atto.
Ci viene da sorridere, per non dire altro, quando qualcuno parla di buona politica, di un’altra Acri e di capacità del “fare onestamente” …
Non solo è sotto gli occhi di tutti, ma è certificato con documenti inconfutabili ed incontrovertibili che il “leitmotiv”  di questi nostri dilettanti allo sbaraglio, politicamente incapaci ed inconcludenti è ruotato intorno, in primis,  ad un valzer continuo di poltrone e di deleghe tra consiglieri ed assessori culminato con  l’ingresso in maggioranza con il ruolo di vice sindaco di chi nel 2017  si era candidato contro, tradendo e stravolgendo la volontà degli elettori decretata dalle urne  e consumando quindi il più becero ed amorale incesto politico; ed in secundis ad un continuo ed incessante ricorso alla pratica degli affidi diretti sia per incarichi a professionisti sia per incarichi ad imprese e fornitori per non parlare  degli incarichi legali (spesso con profili di inopportunità colossale e clamorosa), volti esclusivamente alla  sola ricerca spasmodica di ritorni e consensi elettorali personali perdendo di vista il bene della res pubblica.
Per questi motivi, per l’enorme e conclamata incapacità politica ed amministrativa,  e per aver fatto sprofondare Acri in un disastroso baratro a gran voce noi , unitamente a tutti i cittadini stanchi, traditi e delusi da questo modus operandi chiediamo a tali personaggi di andar via e soprattutto: “GIU’ LE MANI DALLA CITTÀ!!!”

PUBBLICATO 01/08/2021  |  © Riproduzione Riservata

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