OPINIONE Letto 2683

Anni sbagliati


Foto © Acri In Rete



E cosi, un altro anno complicato tra poco ci lascia. Si è portato via mia madre, una ferita profonda che non si rimarginerà. Insieme a lei ha portato via anche tanti amici: Aurora, Antonella, Paolo, Peppe, Francesco, Eugenio, Ninnillo tutti resteranno cicatrici indelebili.
Come se non fosse abbastanza, persino l’ultimo giorno di questo anno sbagliato ci ha riservato un altro dolore inteso, freddo, penetrante. La perdita inaspettata quanto sconvolgente di un ragazzo. Un prezioso, delicato petalo di un fiore tra i più belli della questa nostra comunità, ormai sempre più senile, ci è scivolato via dalle mani quasi senza accorgercene. Questo mi fa sentire anche un po' in colpa.
Questi anni difficili ci hanno cambiati. Da tempo viviamo un’inquietudine che disorienta. Se il presente preoccupa, il futuro spaventa. Forse anche per questo che guardiamo, sempre più spesso i giovani con occhi diffidenti, quasi fossero intrusi da tenere sotto controllo. Probabilmente abbiamo perso di lucidità e non riusciamo a vederli più come in realtà sono: una irrinunciabile risorsa per un domani migliore.
A volte ho la sensazione che sul radar del nostro affetto si siano perse persino le loro tracce. Un vero dramma, perché in questa fase caotica, sarebbe invece opportuno intercettare ogni loro richiesta di aiuto, anche silente.
Il Covid ha stravolto la vita di tutti. Tuttavia, a pagarne un prezzo pesantissimo sono proprio loro, i giovani. Dovremmo tenerne conto, invece spesso diamo la sensazione di non perdonargliene nessuna. Siamo pronti a bacchettarli, a puntare il dito come se avessero perso il diritto di commettere errori.
In questa realtà complessa nella quale i punti di riferimento sono quasi spariti, bisognerebbe prendere più cura delle loro fragilità, assecondare le loro aspirazioni, coltivare insieme le loro aspettative.
Sono i loro silenzi, le loro “assenze” che andrebbero monitorate, tenute sono sotto controllo e farci riflettere, non certo la loro voglia di vivere, di ritrovare la normalità perduta che di tanto in tanto li spinge a “violare le regole”.
Siamo stati tutti giovani, abbiamo tutti commesso errori.
Dunque, toccherebbe a chi è senza peccato scagliare la prima pietra. O no?

PUBBLICATO 31/12/2021  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

INTERVISTA  |  LETTO 2030  
Una iattura che i lavori della Sibari Sila furono affidati alla Provincia di Cosenza. No a speculazioni e logiche elettorali sulla nuova Provincia
Riguardo l’ ipotetica istituzione della Provincia Sibari Pollino e sull’incompiuta Sibari Sila, abbiamo raccolto anche le riflessioni di Maurizio ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1073  
Notte Nazionale del Liceo Classico
Torna l’appuntamento con la Notte nazionale del Liceo Classico. Anche quest’anno il Liceo Classico V. Julia di Acri partecipa alla XI edizione de ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 3724  
Focus. ''Mi candido alle regionali. Maggioranza e giunta solide fine a fine mandato''
Questioni amministrative e politiche. Caso Sposato, istituzione nuova provincia, regionali 2026 e comunali 2027 sono alcuni dei temi affrontati c ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 956  
Sinistra Italiana in consiglio comunale ad Acri presenta mozione contro la spesa per armi
Nell’assise del 18 marzo scorso il consigliere comunale di Sinistra Italiana Angelo G. Cofone ha presentato una mozione, inserita all’ordine del ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2285  
La politica del ''fare''
Ogni volta che torno al "paesello" è sempre una grande gioia. Chi è lontano dai propri affetti, dal luogo dove ha vissuto gli anni della spensier ...
Leggi tutto

ADV