OPINIONE Letto 1696

Quadriglie


Foto © Acri In Rete



Esiste una sottile linea di demarcazione che dovrebbe tenere opportunamente separate informazione e opinione altrimenti si rischia di scivolare nella partigianeria a corrente alternata, alla bisogna.
Con il termine infodemia si è identificato il fenomeno di sovrabbondanza di informazioni, fortemente alimentato dalle innumerevoli possibilità offerte dall’universo digitale, troppo spesso triste specchio del quotidiano sacrificio delle notizie sull’altare della veridicità e del controllo delle fonti a favore della velocità di diffusione e del mirato proselitismo, innescando vere e proprie valvole di sfogo della disinformazione che sfidano la mannaia del fact-checking affidandosi a involontari, noncuranti e talvolta insospettabili corrieri della bufala online.
A sorprendere ulteriormente il lettore accorto interviene la diffusione di informazioni istituzionali che, per l’autorevolezza della fonte, non dovrebbero alimentare dubbi sulla veridicità e conformità degli atti che compongono una procedura amministrativa in via di definizione.
Ipotizziamo che sull’Albo pretorio di un Comune venga pubblicato il bando di partecipazione per l’assegnazione dei posteggi in occasione delle Fiera di San Giuseppe (19 marzo, domenica) e della SS. Annunziata (25 marzo, sabato). Scaduti i termini per la presentazione delle richieste (con i relativi versamenti) si procede alla pubblicazione della graduatoria e (sorpresa!) ci si accorge che la data messa a bando e deputata allo svolgimento della Fiera di San Giuseppe è stata sostituita dal 20 marzo, lunedì!
A corredo dell’inattesa modifica intervengono una serie di movimenti amministrativi che dapprima traslano mercato ortofrutticolo quotidiano ad area mercato settimanale; successivamente annullano il trasferimento per l’indisponibilità dell’area mercatale da adibire ad area per l’installazione delle giostre e, quindi, dispongono il definitivo trasferimento del mercato settimanale e di quello ortofrutticolo quotidiano: “E forza n’atra coppia!” direbbe un alticcio suonatore di organetto, impegnato a corroborare un coreografico ballo tradizionale, rivelando involontariamente la sua propensione ad accompagnare vocalmente indisciplinate tarantelle.
Ma ritorniamo alla graduatoria che modifica la data della Fiera di San Giuseppe spostandola dal 19/3 al 20/3. Il bando stabiliva già la data in cui si doveva svolgere la Fiera e quindi modificandola si sarebbe incorsi nell’errore di bandire posti per Medici e assumere Infermieri? Deve essere andata proprio così a giudicare dal gran finale che ha riportato la Fiera di San Giuseppe al 19 marzo, domenica...
Sipario!”

PUBBLICATO 07/03/2023  |  © Riproduzione Riservata

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