Fondi per la tutela dell’ambiente e per la transizione ecologica. Un altro treno perso
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la lista dei comuni ammessi ai finanziamenti sulla tutela dell’ambiente e sulla transizione ecologica (clicca qui).
Abbiamo raccolto la riflessione di Luigi Caiaro, responsabile di Acri.0. Tralasciando le polemiche sui concerti annullati e su una notte bianca “con molte ombre” che denotano da parte dell’amministrazione comunale una scarsissima organizzazione, una notevole improvvisazione ed una pessima programmazione politico amministrativa, apprendo con enorme amarezza, da questa testata giornalistica, che il comune di Acri non è stato inserito nei 94 comuni calabresi destinatari di fondi POR FESR FSE 2014-2020 per la tutela dell’ ambiente e per la transizione energetica. Questi fondi, di vitale importanza per i comuni dell’entroterra meridionale, sarebbero serviti per il potenziamento e l’efficientamento energetico, per l’ammodernamento della rete idrica, dei sistemi depurativi, per la riqualificazione urbana e per i sottoservizi. Ritengo che un comune come Acri non possa permettersi di perdere economie che migliorino il tessuto socio economico della nostra comunità. Al netto delle odiose questioni strumentali, come qualcuno vorrebbe far credere, abbiamo sicuramente perso un’altra occasione per sviluppare, migliorare e riconvertire alcuni servizi essenziali, mi sarei aspettato, infatti, di trovare il nostro ente fra i progetti ammessi. Dopo aver perso i finanziamenti relativi al bando per gli eventi estivi, ed è sulle motivazioni che mi piacerebbe discutere, ci troviamo davanti ad un altro passo falso dell’amministrazione comunale che sta dimostrando di non essere all’altezza del proprio ruolo. Mi chiedo come mai il comune di Acri non abbia partecipato al bando o quali siano gi eventuali motivi che hanno prodotto tale esclusione. Come mai nè maggioranza e nè minoranza hanno sollevato un grido di allarme contro la Regione al fine di far rientrare il nostro Ente in quelli finanziati? In particolare mi sarei aspettato una forte presa di posizione dei tre consiglieri comunali in quota Forza Italia che, come risaputo, è il partito del governatore Occhiuto. Gli stessi esponenti, a mio avviso, dovrebbero attivarsi presso la regione anche al fine di affrontare con determinazione e soprattutto concretezza, le questioni relative all’ospedale, alla Sibari Sila, alla 660 sulle quali sembra sia calato il silenzio. Tutto tace e anche provincia e regione non mi pare stiano dando un fattivo contributo alla risoluzione dei tanti problemi che attanagliano il territorio. Sembra proprio che questi enti sovracomunali si siano dimenticati di Acri. Nessun intervento per la viabilità, nessun fondo per eventi culturali. Ricoprire dei ruoli non significa soltanto fare passerelle, selfie e tagli di nastri, ma anche farsi portavoce delle criticità della propria zona. La comunità è stanca di ascoltare da tempo promesse e appare davvero paradossale che il primo cittadino non abbia voluto discutere dell’ospedale in un consiglio comunale aperto a tutti rinviando ogni decisione in autunno. Il sindaco preferisce annunci e inaugurazioni farlocche come palasport, poliambultatorio, ingegnerizzione delle reti idriche, risalente addirittura al 2017, depurazione, taglio dei tributi ecc.ecc. Nel frattempo la città è in declino, la qualità della vita dei residenti, che stanno diminuendo, è scarsa, i servizi e gli uffici sono sempre di meno, i disagi e le attese aumentano e gli utenti sono costretti sempre più a curarsi fuori città o addirittura fuori regione. Nei prossimi mesi tutti gli altri comuni calabresi, che in questa fase non hanno avuto finanziamenti, godranno delle risorse relative alla nuova programmazione 2021-2027, mi auguro, quindi, che il nostro ente non perda altri treni. |
PUBBLICATO 14/08/2023 | © Riproduzione Riservata

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