COMUNICATO STAMPA Letto 1966

SOS chi tutelerà la nostra salute?


Foto © Acri In Rete



Da qualche giorno è stato pubblicato il decreto Occhiuto sul riordino della rete ospedaliera (Integrazione DCA 64/2016 ) che come i precedenti decreti non dà indicazioni chiare e precise e tempi certi di  attuazione.
Come comitato ci siamo subito allertati in quanto , nel decreto si scrive: ” Il P.O. di Acri, infatti, verrà ad essere integrato sotto il profilo fisico e funzionale a una struttura territoriale complessa e composita come lrsquo; Ospedale Territoriale (Casa di Comunità, Ospedale di Comunità, UCCP/AFT/MCA, Postazione 118).
Cosa significa?
Concretamente cosa prevede questo decreto per Acri ?
Leggendo il documento sembrerebbe  che oltre (???) all’ attuale ospedale sia previsto un  ospedale territoriale formato da: ospedale di comunità,  casa di comunità  etc....in pratica quanti ospedali dovrebbero esserci???? Tre?  Due? Uno?
Inoltre, dove e quando dovrebbe nascere e funzionare questo ospedale  territoriale? Non è scritto da nessuna parte! Ci pare regni un po di confusione!
Allo stato attuale intanto di certo c'è che si sta pensando ad una riorganizzazione strutturale all'interno dei servizi del  nostro ospedale che  riguarda l' ubicazione nella stessa ala di chirurgia, anche, di medicina ,  oncologia e ginecologia.
Questa sembrerebbe essere l'opzione più  gettonata da chi dovrebbe decidere, mentre  a noi comitato,  questa sembra essere una opzione che ridimensiona e  ingarbuglia invece che migliorare lo stato del nostro presidio ospedaliero.
Inoltre ci sorge la domanda, se ciò  si realizzasse, come si pensa di utilizzare il rimanente della struttura ospedaliera?
La nostra preoccupazione è che si  tagli l’ esistente senza realizzare nuovi ed efficienti  servizi a tutela della salute di noi cittadini.
Tutto ciò, purtroppo, è un film già visto che risale ai tempi del decreto Scopelliti. Allora  infatti, il nostro ospedale fu ridimensionato e si   chiusero altri ospedali della regione, promettendo   servizi territoriali integrati che mai si sono realizzati.
Purtroppo, anche il decreto Occhiuto continua su questa scia  penalizzando ancora di più  il  P.O di Acri .
Può  una città con un assetto orografico ed una viabilità  disastrata e disagiata non essere considerata e, anzi , essere addirittura depauperata di ulteriori servizi sanitari? Come se non bastasse ,  la situazione si aggrava ancora di più  se si considera che esiste anche una disparità  di trattamento rispetto agli altri ospedali di zona disagiata .
Oltretutto, il nostro ospedale da tempo risulta privato di  servizi che sulla carta dovrebbero essere funzionanti e non lo sono.
Manca , infatti, almeno un altro anestesista e un radiologo necessari per garantire  il sevizio continuativo di day surgery e per poter accedere ai servizi di radiologia ( Tac, Risonanza, rx).
NB: pare  che altri ospedali abbiano chiesto di avere la nostra  Tac e risonanza perché da noi  non utilizzate appieno. Permettere ciò sarebbe davvero il colmo!!!
Intanto, anche   il mammografo che è stato previsto  per il nostro ospedale,  ancora non arriva!
Il Comitato più  volte e in più occasioni , ha denunciato queste carenze ed  ha sollecitato il coinvolgimento della politica al fine di  organizzare pubbliche manifestazioni di protesta a livello locale e anche regionale atte a migliorare le criticità  presenti.
Laddove politica e cittadini vanno nella stessa direzione, al di là delle proprie appartenenze,  i risultati si  raggiungono . Ad Acri , purtroppo, si è agito finora in ordine sparso e gli esiti sono sotto gli occhi di tutti!
Finalmente, oggi, nell'ultima seduta di Consiglio Comunale  anche  Sindaco , maggioranza e minoranza si sono resi conto che esiste una emergenza ospedale, che va oltre il taglio dei posti letto.
Considerato ciò,  il   comitato chiede un confronto aperto con il Consiglio comunale, con l'Asp, con il commissario Occhiuto per avere finalmente risposte concrete e non solo promesse. Garantire il funzionamento di quel che rimane del nostro ospedale, a  partire dalla certezza  dei livelli essenziali di assistenza , adesso più  che mai risulta necessario, urgente e inderogabile.  
Noi come Comitato siamo fortemente preoccupati delle sorti future del nostro ospedale e chiediamo che tutta la cittadinanza venga coinvolta dalla politica  per rivendicare il proprio diritto alla cura e alla salute.
Auspichiamo che da parte di tutti i politici locali e regionali ci  sia un reale interesse finalizzato alla risoluzione della questione Ospedale Beato Angelo e  che nessuno strumentalizzi  il momento  per puro  atto propagandistico.
L'ospedale è  un valore che appartiene alla nostra città e non può essere ulteriormente ridimensionato.
Noi, con tutti i nostri mezzi,  ci saremo al fine  di cercare e trovare una soluzione definitiva condivisa.

PUBBLICATO 24/03/2024  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 5591  
Il pozzo è inquinato?
Ipse dixit: Acri è cambiata in tutto e in meglio!!! Tanto tuonó che alla fine piovve. È stato un autentico diluvio di parole e i cittadini ne avr ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1296  
Verso le regionali. Ecco come andò nel 2021. Pd primo partito, Tenuta il più votato
Si vota il 5 e 6 ottobre. Nel 2021 furono poco più di 9mila i votanti ( 44,6 % ). Il Pd risultò essere il primo partito ( 1800 voti ) a seguire F ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2803  
Perché duri la memoria: un ennesimo invito al confronto rivolto a Michele Trematerra
Non è mia abitudine entrare a gamba tesa in una querelle che non mi appartiene e che non intendo alimentare in nessun modo. Tirato, però, per la ...
Leggi tutto

I PENSIERI DI PI GRECO  |  LETTO 1355  
Senza
Nel borgo fra le montagne questa torrida estate e' finita Senza un ricordo. Nel borgo fra le montagne questa infuocata estate e' finita Senza un ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2736  
Quando la pezza è peggio del buco
Una delle caratteristiche che sicuramente ha contraddistinto la figura del sindaco Capalbo e della sua squadra amministrativa è l’autocelebrazion ...
Leggi tutto

ADV