OPINIONE Letto 5724

Caro amico, ti scrivo…


Foto © Acri In Rete



Questi giorni sono stati molto complicati, ho fatto persino fatica a mettere insieme i tanti ricordi. Del resto, quando ci siamo conosciuti eravamo due adolescenti con molti grilli per la testa e magari poco sale in zucca.
A quella età è normale.
Insieme a Vincenzo, Mario, Elio avevamo formato una piccola “banda”.
Ci univa un’amicizia genuina e le tante passioni che avevamo in comune. Avevamo persino lo stesso idolo: Bruce Lee, il campione di arti marziali.
Per l’epoca, ma soprattutto per noi, una sorta di invincibile supereroe.
Erano anni buoni quelli, la cerchia delle amicizie si allargava (Antonio, Angelo e gli altri) e i rapporti via via si consolidavano. Erano anche gli anni dei tornei di calcio e delle interminabili partite al bigliardino, dei primi “amori”, dei film al cinema e delle intere serate passate giocando a ping pong.
Abbiamo vissuto tutto con entusiasmo, con l’incoscienza di chi pensa che le cose possano durare per sempre.
Invece, il tempo e le dinamiche della vita hanno inevitabilmente “sparigliato le carte” e ognuno di noi ha poi seguito la propria strada. Tuttavia, con te il legame, in qualche modo, è rimasto indissolubile.
Interista forgiato tu, juventino io. Eppure non abbiamo mai litigato, neanche in quelle domeniche in cui la passione sportiva faceva alzare i toni.
Molti dicono che il destino non esiste, che quello che ci accade è solo il frutto delle nostre scelte. Non ne sono convinto. Per te, infatti, è stato come se esistesse già un percorso tracciato, un disegno prestabilito.
Il tuo è stato un cammino condizionato dalla malattia che ti ha sorpreso giovanissimo. Negli anni ti ho visto affrontare tappe durissime che avrebbero spezzato la volontà di chiunque, non però la tua. Non ti sei mai piegato né tantomeno rassegnato, nonostante tu abbia sofferto davvero molto.
Ci sono stati anni che ho avuto la possibilità di starti vicino, altri di meno. Eppure, in un modo o nell’altro, non ci siamo mai persi di vista. L’amicizia nel tempo si è solo trasformata. Fisicamente eri diventato fragile ma sempre determinato e caparbio.
Quando mi parlavi delle difficolta ancora da superare, mi sorprendeva il coraggio che mostravi sempre.
Ieri è stato il tuo compleanno, auguri Orazio, caro amico.

PUBBLICATO 30/03/2024  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 403  
Ridotta su Cuba
La notizia dell’arrivo di un nuovo contingente di medici cubani è rimbalzata nell’infinito flipper della comunicazione calabrese come una pallina ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 406  
Dai peso alle parole: emozione e consapevolezza al convegno sui disturbi alimentari ad Acri
Si è svolto con grande partecipazione ed emozione, nella mattinata di lunedì 6 maggio, presso l’Auditorium dell’I.I.S. “Julia-Falcone” di Acri, i ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 751  
La fortuna di vivere in una piccola città
Capita a tutti spesso di arrabbiarci per ciò che non va. E’ vero, tante cose possono e devono migliorare. Premesso ciò, non voglio divagare. Il s ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 268  
Habemus Papa: Sua Santità Papa Leone XIV
Il 267° Successore di Pietro ha affermato: «Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, cioè l’unico Salvatore e il rivelatore del volto del Pad ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 251  
Il Brutium Piano Trio e il romanticismo di Schubert e Mendelssohn
Domenica 11 maggio 2025 alle ore 18:30, nella sala consiliare di Palazzo Sanseverino-Falcone di Acri, avrà luogo il concerto del Brutium Piano Tr ...
Leggi tutto

ADV