OPINIONE Letto 6100

Caro amico, ti scrivo…


Foto © Acri In Rete



Questi giorni sono stati molto complicati, ho fatto persino fatica a mettere insieme i tanti ricordi. Del resto, quando ci siamo conosciuti eravamo due adolescenti con molti grilli per la testa e magari poco sale in zucca.
A quella età è normale.
Insieme a Vincenzo, Mario, Elio avevamo formato una piccola “banda”.
Ci univa un’amicizia genuina e le tante passioni che avevamo in comune. Avevamo persino lo stesso idolo: Bruce Lee, il campione di arti marziali.
Per l’epoca, ma soprattutto per noi, una sorta di invincibile supereroe.
Erano anni buoni quelli, la cerchia delle amicizie si allargava (Antonio, Angelo e gli altri) e i rapporti via via si consolidavano. Erano anche gli anni dei tornei di calcio e delle interminabili partite al bigliardino, dei primi “amori”, dei film al cinema e delle intere serate passate giocando a ping pong.
Abbiamo vissuto tutto con entusiasmo, con l’incoscienza di chi pensa che le cose possano durare per sempre.
Invece, il tempo e le dinamiche della vita hanno inevitabilmente “sparigliato le carte” e ognuno di noi ha poi seguito la propria strada. Tuttavia, con te il legame, in qualche modo, è rimasto indissolubile.
Interista forgiato tu, juventino io. Eppure non abbiamo mai litigato, neanche in quelle domeniche in cui la passione sportiva faceva alzare i toni.
Molti dicono che il destino non esiste, che quello che ci accade è solo il frutto delle nostre scelte. Non ne sono convinto. Per te, infatti, è stato come se esistesse già un percorso tracciato, un disegno prestabilito.
Il tuo è stato un cammino condizionato dalla malattia che ti ha sorpreso giovanissimo. Negli anni ti ho visto affrontare tappe durissime che avrebbero spezzato la volontà di chiunque, non però la tua. Non ti sei mai piegato né tantomeno rassegnato, nonostante tu abbia sofferto davvero molto.
Ci sono stati anni che ho avuto la possibilità di starti vicino, altri di meno. Eppure, in un modo o nell’altro, non ci siamo mai persi di vista. L’amicizia nel tempo si è solo trasformata. Fisicamente eri diventato fragile ma sempre determinato e caparbio.
Quando mi parlavi delle difficolta ancora da superare, mi sorprendeva il coraggio che mostravi sempre.
Ieri è stato il tuo compleanno, auguri Orazio, caro amico.

PUBBLICATO 30/03/2024  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 1492  
Il sindaco Capalbo strizza l'occhio a Sinistra Italiana. Verso un nuovo rimpasto di giunta?
Nella maggioranza di centro sinistra destra il voto regionale è stato archiviato dopo attente analisi e qualche recriminazione. Ora l’attenzione ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 739  
Il desiderio di una vita
Lei era una donna africana, giovane, poco più che quarantenne, sola, sfortunata, malata terminale di cancro. Era arrivata in Italia con il suo un ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 6962  
False invalidità civile e di accompagnamento. Ai domiciliari un acrese dipendente di un Patronato
Le indagini dei carabinieri di Cosenza, partite circa tre anni fa, hanno fatto luce su diverse ipotesi di frode finalizzate all’ottenimento indeb ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 896  
I Lions per la vista: Screening gratuito con il Lions club Acri
Si è svolto nella giornata del 22 ottobre  presso l’Istituto Comprensivo “Beato Francesco Maria Greco”, nei plessi di Seggio e Serralonga  e nell ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1752  
La festa del Beato Angelo
In Ospedale non sono il solo medico calabrese, il mio antico primario mi diceva “voi siete come le metastasi, siete dappertutto”, lui ama la mia ...
Leggi tutto

ADV