OPINIONE Letto 2302

Paradiso Eolico


Foto © Acri In Rete



Ci risiamo! La redazione di Acrinrete e la pagina Facebook Serra Crista d’Acri lanciano la notizia di un nuovo progetto eolico che riguarderebbe lo sconfinato territorio acrese e a giro gli esperti della divulgazione prêt-à-porter raccolgono i frutti delle impressioni a caldo dell’intero arco socio-politico-culturale locale: un film già visto, come certe repliche estive che si affastellano nei palinsesti delle reti generaliste in attesa della nuova programmazione.
Informazione e disinformazione s’affacciano all’unisono lungo le autostrade virtuali dei social, escono i primi numeri e qualcuno li scambia per la sestina vincente del Superenalotto: 23, 18, 5, 4, 1, 13 (numero jolly 3).
Altri imboccano il casello per percorrere la VIA giusta, propedeutica per la consultazione dell’iter amministrativo relativo alla richiesta della Valutazione d’Impatto Ambientale presentata al Ministero dell’Ambiente dalla società proponente.
È tutto un fiorire di cartografie, particelle catastali, relazioni progettuali, vincoli da rispettare per arrivare, dopo quasi 13 mesi dall’apertura del cantiere, all’installazione dell’ultimo dei 23 aerogeneratori, tutti ricadenti nel territorio acrese, con la Sila Greca deputata ad ospitarne 18 e marginalmente 1, mentre dei restanti 4 almeno 3 puntellerebbero coreograficamente i centri abitati di Montagnola e ancor più Pertina, dove l’abitazione più prossima alla pala eolica disterebbe soltanto 250 mt circa (come riportato a pag. 19 dello Studio d’impatto ambientale presentato al Ministero dell’Ambiente)!  
A supporto delle operazioni di installazione concorreranno 5 aree di stoccaggio allocate nell’area d’impianto e un’area di trasbordo, individuata nel comune di Casali del Manco, dove verranno depositati i componenti delle turbine eoliche provenienti dal porto, trasferiti tramite trasporti eccezionali. Assolutamente pionieristico viene descritto, poi, il trasporto verso l’area d’impianto da effettuare con la tecnologia Blade Lifter, capace di superare verticalmente gli ostacoli che dovessero presentarsi lungo il percorso.
Una pala eolica andrà a far compagnia persino al Terzo Paradiso, l’installazione permanente di 58 esemplari di pino laricio situata a 1200 mt di altitudine per la quale Acri esercita il compito di custode, come asserito dal battage mediatico esercitato sui social. Custodia che a quanto pare non ha impedito all’installazione di “trasferirsi” in un’area pubblica a pochi passi dal centro cittadino, più precisamente in via della Sila (Parco Caccia) al km 20+500 della SS660, come risulta dall’accurata descrizione riscontrabile sul sito di una nota associazione che trae ispirazione dall’opera per la realizzazione di Festival naturalistico-culturali. Anche i risultati restituiti da una semplice ricerca sulle cartine del colosso californiano dei servizi online, con sede a Mountain View, confermano il trasferimento dell’opera esposta.  
Sarà la solita disputa fra proprietario del pallone e compagni di gioco o il Terzo Paradiso confligge con il parco eolico?
I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi (Johann Wolfgang von Goethe)

PUBBLICATO 28/09/2024  |  © Riproduzione Riservata

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