I FATTI DELLA SETTIAMANA Letto 1332

Ritardi, superficialità, gratificazioni


Foto © Acri In Rete



Quella appena passata non è stata una settimana serena per buona parte della città. Il maltempo, neve e vento, seppure non forte ha messo in ginocchio, ancora una volta, la città. Non è la prima volta non sarà l’ultima.
L’attuale sindaco Capalbo, che governa da circa otto anni, avrà le sue colpe ma i ritardi accumulati nel tempo in alcuni settori stanno producendo questi effetti negativi.
Sembra una filastrocca ma le cose sono andate in questo modo; in molte zone è mancata l’acqua perché la mancanza di energia elettrica ha bloccato gli impianti idropotabili. È mancata l’energia elettrica perché operai e tecnici dell’Enel hanno avuto difficoltà a raggiungere Cabine e Tralicci per via delle strade piene di neve. Le strade erano piene di neve perchè, evidentemente, gli uffici preposti, formati da dirigenti con curricula vitae stratosferici ma anche spocchiosi e arroganti, non sono stati in grado di organizzare la macchina dei soccorsi e di fronteggiare una lieve emergenza.
Certamente il numero riduttivo di personale e di mezzi idonei ha fatto sì che l’emergenza venisse affrontata con notevole ritardo. Ancora oggi, domenica 19, molte arterie sono impraticabili.
E meno male che le alte temperature delle ultime ore hanno impedito la formazione del ghiaccio. Si sapeva da sabato 11 che domenica 12 e lunedì 13 avrebbe nevicato. Anche nel settore scolastico il Comune ha fallito eppure all’interno dell’Amministrazione Comunale vi sono soggetti che hanno gravitato o gravitano nel mondo della scuola! Acri ha battuto i centri limitrofi soprattutto Longobucco, Celico, Spezzano Sila, Bocchigliero, Corigliano Rossano; cinque ordinanze di seguito di chiusura scuola!
Gli amministratori hanno costretto a casa ragazzi e docenti anche quando non ce ne era bisogno (mercoledì, giovedì e venerdì). Chi ha la nostra età ricorda sicuramente che si andava a scuola con metri di neve, pioggia incessante, freddo, vento e per giunta in aule inadeguate e ricavate in edifici civili e di fortuna. Per domani, lunedì, è previsto sole speriamo che il Comune (politici e dirigenti) non emanino l’ennesima ordinanza causa “sbalzi di temperatura.”
Quello della Scuola è una questione delicata che noi affrontiamo spesso perché coinvolge le nuove generazioni.
Oggi la Scuola è come un’Azienda e alcune sono vere e proprie Ludoteche. La Regione Calabria per l’anno scolastico 2024/2025 almeno 200 gg di scuola. Si faranno?
Tenendo conto di Ordinanze, scioperi, uscite didattiche, gite, recite, mercatini, open day, seminari, convegni, banchetti. Acri in rete ha documentato le criticità spesso inviateci dai lettori ma ha anche fatto notare che la città, del resto come gran parte dell’Italia, è vecchia.
Vecchie, mal tenute e inadeguate sono le strade, gli impianti idrici, quelli elettrici e telefonici, le condutture, i mezzi di soccorso.
Troppi i ritardi accumulati, pochi gli investimenti nei settori cruciali. E’ inaccettabile che nel terzo millennio una parte della città resti per quattro giorni senza acqua, luce e collegamenti viari.
Il Pnrr serviva anche a questo, ad ammodernare i servizi primari per risolvere i problemi e per non rincorrere le emergenze.
Vi consigliamo lo scritto di Pi Greco di oggi domenica 19 gennaio. Ci piace concludere con una notizia che ci riguarda da vicino: nei giorni scorsi la nostra pagina facebook ha raggiunto i 17mila follower e nella settimana appena trascorsa il sito ha avuto oltre 2 milione di visualizzazioni.
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PUBBLICATO 19/01/2025  |  © Riproduzione Riservata

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