OPINIONE Letto 908

Pensieri di città. Luoghi e simboli


Foto © Acri In Rete



Finché gli uomini hanno abitato in spazi limitati e il loro numero era altrettanto contenuto, non hanno avuto bisogno di contrassegnare e denominare vie e vicoli.
Al tempo dei castelli medievali ciò che stava al di fuori aveva come punto di riferimento il castello, e quando l’urbanizzazione diventerà più consistente oltre al castello o alla magione del signore, punto di riferimento diventerà l’abitazione dell’autorità ecclesiastica.
Le prime botteghe artigiane si disporranno nei pressi o attorno a questi due centri del potere: il civile e il religioso.
L’esigenza di conferire il nome alle vie si farà più forte con le città mercantili.
Nei paesi ci sono tuttora nomi che ce lo ricordano: via del Castello, salita del Convento, largo della Chiesa, vicolo del Fornaio, così come nelle città più grandi si trovano via Spadari, via Orefici, via de’ Calzaioli, via dei Giubbonari, dei Baullari, dei Funari e così via.
Quand’eravamo ragazzi nessuno indicava con il nome della toponomastica comunale la via di una strada o di una piazza, questo valeva solo per la corrispondenza, si diceva semplice- mente: al monumento, in piazza dei frutti, al ponte di san Domenico.
E così si continua a dire oggi: all’Annunziata, ai Cappuccini, sopra l’Orto, se ci si dà un appuntamento.
Tutti indicavamo il rione o un preciso elemento simbolico di esso.
Al Fosso, a Padìa, al Casalicchio, a Jungi, e se si voleva essere precisi si diceva semplicemente: davanti al carcere, alla pigna, all’abbeveratoio.
I ritrovi pubblici e le botteghe fungevano altresì da mappa, una mappa mentale conosciuta da tutti: il bar, il calzolaio, il salone di barbiere, luoghi no- toriamente di ritrovo e di conversazione.
Per non parlare delle cantine e delle bettole. A Milano io do spesso appuntamento in Galleria, davanti all’Università Statale o all’Accademia, e non devo specificare nient’altro, tanto sono diventati simbolici questi luoghi.
Pur non conoscendo con precisione quando si è attribuito il nome alle vie, non c’è dubbio che molti toponimi hanno resistito al tempo e alla storia, mantenendo integro il loro fascino.

PUBBLICATO 20/03/2025  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 4104  
Ho rassegnato le dimissioni
Con senso di responsabilità e rispetto verso la cittadinanza che ho avuto l’onore di servire, ho rassegnato oggi le mie dimissioni dall’incarico ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 2024  
Politica. Cambiano giunta e maggioranza
In questo mestiere, quello del giornalismo, le indiscrezioni, soprattutto se fondate, rappresentano un aspetto importante. Chi afferma il contrar ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 413  
Parte il 30 Giugno la 2ª edizione del Festival ''Immagini e voci tra mari e terre''
La manifestazione si propone come un momento significativo per il territorio di Acri, della Calabria e del Sud Italia, capace di offrire visioni ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1021  
Ho fatto un sogno
Sono venuti a trovarmi degli amici da Roma, era tanto che desideravano venire in.... ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 627  
Chiediamo l'istituzione di un'ASP per gli ospedali montani
Si terrà venerdì 27 giugno alle ore 10, all’interno delle 109 Officine di via Pasquale Cerra 5, nei pressi dell’uscita autostradale di Lamezia Te ...
Leggi tutto

ADV