COMUNICATO STAMPA Letto 345

La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini oggi è una priorità?


Foto © Acri In Rete



Siamo chiari sin da subito, per noi no. Le vere priorità sono altre, ad esempio: individuare progetti per lo sviluppo del nostro territorio, avere una visione concreta, avere una macchina amministrativa efficace ed efficiente, garantire l'ordinaria amministrazione, lavorare sulla prevenzione dei servizi anche sovra comunali e mettere in campo argomenti seri che possano cambiare le sorti della nostra città. La recente proposta di revocare la cittadinanza onoraria, conferita esattamente 102 anni fa, riporta in primo piano un modello d'iniziativa poco coerente con le priorità reali di una comunità che, anno dopo anno, subisce una regressione preoccupante e rischia di rivelarsi come la solita strumentalizzazione ideologica e non come un atto politico concreto e responsabile. Dal punto di vista storico, è importante ricordare che durante il ventennio tutte le amministrazioni comunali conferirono la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Si trattava, in gran parte, di atti formali e uniformati al clima politico nazionale. Questi riconoscimenti, risalenti quindi al 1923, non rappresentano oggi un'adesione ai principi o alle azioni del fascismo, ma un documento d'epoca, che testimonia una fase della storia italiana ormai lontana da tutti noi e già ampiamente giudicata dalla Storia e dalla Costituzione repubblicana. Riproporre oggi la revoca di tali onorificenze non cambia nulla nella vita quotidiana dei cittadini, non cambia nulla che migliori la vivibilità nella nostra città, non crea sviluppo, non rafforza i servizi pubblici, non offre risposte a chi quotidianamente affronta problemi di lavoro, sociali, sanità o infrastrutture e non cambia nulla rispetto ai disastri dell'ordinaria amministrazione, strade colabrodo, scarsa pulizia, piano di manutenzione sempre in ritardo e assente come l'illuminazione pubblica e un servizio idrico con problemi costanti. Insomma, non è la soluzione: ci sono troppi problemi che oggi attanagliano la nostra bellissima città. Pertanto, per noi non rappresenta una priorità, ma prendiamo atto che invece per qualcuno evidentemente lo è diventata per un diktat, ovvero una circolare interna del Partito Democratico che, con questo atto simultaneo in diversi comuni d'Italia a guida centrosinistra, mira a un'operazione unicamente di visibilità mediatica e consensi, senza contribuire in alcun modo alla crescita civile e politica di una comunità. Non è la prima volta, come palesemente dimostrato a livello nazionale, che parte della sinistra cerca rifugio nel dibattito del fascismo ogni volta che mancano proposte concrete o visioni per il futuro. È una dinamica ben nota: anziché confrontarsi sui temi reali, economia, sicurezza, famiglia, scuola, si preferisce riportare la discussione a un passato che gli italiani conoscono e hanno già superato. Una strategia sterile, utile solo a evitare un confronto diretto con le forze del centrodestra nascondendo lacune dimostrate per diversi lunghi anni di governo Italiano. Come Fratelli d'Italia riteniamo che questo modo di fare politica sia dannoso e divisivo. Non si può costruire una cultura istituzionale fondata sulla rimozione selettiva della memoria storica e non è altrettanto accettabile che la discussione pubblica venga continuamente deviata su un terreno ideologico col solo scopo di criminalizzare l'avversario politico piuttosto che cercare soluzioni comuni per il bene del Paese. Acri, come tanti altri comuni italiani, merita amministratori capaci di guardare avanti. La cittadinanza onoraria a Mussolini non rappresenta oggi una minaccia per la democrazia. Ma al netto di quanto scritto, il continuo ricorso a gesti simbolici e polemiche di retroguardia indebolisce e mina il dibattito democratico sottraendolo ai temi veri. "La libertà non consiste nel cancellare il passato, ma nel saperlo leggere con onestà, per costruire un futuro più giusto" Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Una riflessione che invitiamo a considerare prima di compiere gesti che parlano più al passato che alle necessità del presente. Fratelli d’Italia Acri - Circolo “G. Caligiuri”

PUBBLICATO 08/05/2025  |  © Riproduzione Riservata

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