COMUNICATO STAMPA Letto 1706

Sperpero di denaro pubblico. Il comune cerca immobili


Foto © Acri In Rete



Il Comune di Acri è alla ricerca di un immobile in locazione da destinare alla istituzione di uno sportello di front office comunale dei servizi demografici, di stato civile e di altri servizi inerenti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
Così si legge sull’avviso attualmente pubblicato sull’Albo Pretorio dell’Ente e in scadenza domani.
L’immobile - riporta l’avviso - deve essere ubicato nel centro storico, facilmente raggiungibile dalle principali vie cittadine, dotato di un congruo numero di parcheggi pubblici e, una volta individuato, il Comune corrisponderà al proprietario il relativo canone di locazione.
Nulla di strano se non fosse che il Comune sia già proprietario non di uno, ma di ben due immobili che rispettano tutti i requisiti richiesti.
Il Palazzo Monachelle ed il Palazzo Feraudo, infatti, corrispondono appieno a ciò che l’Amministrazione sta cercando, con il vantaggio di non dover pagare alcun canone di locazione per il loro uso.
Peraltro - e giova ricordarlo - solo qualche mese fa il Sindaco e la sua maggioranza avevano deciso di spostare l’Ufficio del Giudice di Pace presso le Monachelle sul presupposto che il plesso era facilmente raggiungibile, di ampia metratura e dotato della necessaria area parcheggio.
Il trasferimento dell’Ufficio Giudiziario era “cosa fatta”, salvo poi “saltare” a causa della contrapposizione dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza e della classe forense locale.
Ciò che oggi rileva, tuttavia, è che il Comune sia proprietario di un immobile - già ritenuto adeguato dalla attuale giunta ad ospitare un ufficio pubblico - e, nonostante ciò, abbia intenzione di prendere in locazione un altro immobile con conseguente aggravio sul bilancio comunale.
Anche il Palazzo Feraudo potrebbe rappresentare ciò che l’Amministrazione sta cercando: l’immobile necessita di lavori di ripristino, ma il Comune potrebbe tranquillamente affrontare tale spesa risparmiando i canoni previsti per la locazione, con l’ulteriore beneficio di ritrovarsi con un immobile di proprietà sistemato e pienamente fruibile.
Insomma, una scelta, questa, apparentemente inspiegabile (anche se i più attenti alla politica locale un’idea se la sono fatta) che graverà in maniera superflua sulle casse comunali e che un’amministrazione attenta e capace di programmare - ciò che la nostra non è - avrebbe gestito diversamente. 

PUBBLICATO 03/06/2025  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 429  
Né avvoltoi, né lupi!
Ho già visto levarsi in volo gli avvoltoi in attesa della carcassa da depredare ma io spero che sia solo un’esercitazione dettata dall’euforia de ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1299  
Corto muso
Tiene banco ormai da giorni la questione elezioni regionali. Qualcuno è sofferente ancora. Questa sconfitta non va giù. Affiliati e tifosi conti ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 480  
Insieme si fa comunità. Da soli non si va da nessuna parte
Ogni domenica, ad Acri, il Centro per anziani apre le proprie porte e si trasforma in un luogo vivo di relazioni, memorie e gesti quotidiani. Non ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 766  
Elezioni e chiacchiere
Devo dire di aver seguito con molto interesse il dibattito che si è sviluppato ad Acri intorno alle elezioni regionali. Mi sono letto tutti i com ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 387  
Alessandro Cofone conquista il secondo posto al concorso letterario Massimo Occhiuzzo
Alessandro Cofone, si definisce un cantastorie. Acrese, autore di fiabe, sabato 11 ottobre nella splendida cornice della Sala del Chiosco in San ...
Leggi tutto

ADV