COMUNICATO STAMPA Letto 4435

Figli di un dio maggiore


Foto © Acri In Rete



Era stato  annunciato come “incontro-dibattito”. Ma si è tramutato, ipso facto, in un comizio. Uno di quei comizi stile anni sessanta (del secolo scorso) che terminava immancabilmente con “Viva l'Italia, viva il Partito Comunista Italiano/ Viva la Democrazia Cristiana”. E noi, gli ingenui, che ci avevamo  creduto! Eppure li conoscevamo. Eppure sapevamo per esperienza pregressa che il PD usa costantemente, come tattica, l'annuncio-esca, lo stimolo dell'Incontro-dibattito per attirare l'attenzione dei curiosi, di quelli come noi  che credono nel confronto come  momento positivo e fecondo. Di scambio di idee, di approfondimento, di arricchimento individuale e collettivo.
Concetti, questi ultimi, che a Renzi non garbano affatto. Figuriamoci all'onorevole Gozio! Gozio? - vi chiederete- chi era costui? Ce lo siamo chiesti anche noi, tra le 19.00 e le 20.00 di lunedì 21novembre dell'anno del Signore 2016.
Durante un'ora intera d'attesa, di accademico ritardo, di abituale slittamento: le star, si sa, si fanno aspettare! In caso contrario che star sarebbero? Anche di questo, lo ammettiamo, ci eravamo dimenticati.  Chiediamo venia. Ma cosa volete? Noi operai, o ex operai, impiegati, artigiani, lavoratori in genere, abbiamo introiettato, giocoforza, l'abitudine, sicuramente plebea, di essere puntuali. Pena il licenziamento. Ma l'Onorevole chi lo licenzia? Gli eletti sono, per loro natura, illicenziabili. Figli privilegiati di un dio maggiore. Perché le leggi se le fanno a loro piacimento, a loro esclusivo favore.
Guardate, invece, i camerieri. Proprio qualche giorno fa uno di loro è stato licenziato, così, su due piedi, dal padrone di un lussuoso ristorante romano. Per quale giusta causa? Ma perché aveva osato servire al padrone in persona un risotto con il prezzemolo! Non sapendo, il reprobo, che il padrone il prezzemolo non lo gradiva affatto! Ben ti sta, ignorante di un cameriere!
Scusate, gente, la digressione.
Alle 20.00 circa, nel brusio degli astanti sapientemente provocato dalla perfetta regia, l'Eletto si è rivelato.
Snello ed atletico, nel suo vestito di ottima stoffa e di ottima fattura, con l'impeccabile camicia bianca e la cravatta doverosamente azzurra, all'ultima moda; appena uscito dalla beauty farm.
Un cinquantenne rampante, l'aspetto di un finanziere senza scrupoli, uno dei tanti, perfetti berluscones; esemplare rappresentante di un popolo in crisi, di un paese indebitato fino all'inverosimile, costretto, ogni giorno, a grattare il fondo del barile. Onorevoli a parte. Amici degli onorevole a parte. Fortunati possessori di  potentissimi Santi in paradiso. Capaci di sfornarti leggi e decreti in poche ore, ad personam, ad petrolierum, ad potentum, ad trasformati pianum regolatorum; ante magistratum, ante lavoratores dipendentes privates. I  santi, è noto, fanno miracoli!  Beati coloro che ce l'hanno.
I santi, inoltre, non dialogano, non rispondono a domande. Non nutrono dubbi. Vivono di divine Verità.
E ne informano noi poveri ignoranti peccatori, preferibilmente sistemati in posizione prona, le mani giunte, lo sguardo rivolto all'in giù. Ricorrendo a  sermoni. O a comizi.
E così ha fatto il nostro Gozio. Ha distribuito le sue verità. Divine, inconfutabili, assolute; verità divinamente rivelate. A cui è permesso solo ed esclusivamente il canonico Sì, il doveroso Sì, il Sì obbligatorio, il Sì del pensiero unico, infallibile, divino. Il Sì che ti porta direttamente in paradiso. Nell'altra vita, beninteso.
E quelli che dicono NO? E quelli che votano NO? Li aspetta l'inferno, in questa vita, beninteso.
Perché noi siamo, bontà Sua, Onorevole, Eletto, Divino Gozio, una marmaglia, un'armata brancaleone.
Ci vuole definire, Onorevole, sempre bontà Sua, anche feccia umana? Faccia pure, Onorevole, faccia pure. Potremmo forse stupircene? Da un  Signore come Lei ci si può aspettare di tutto e di più.
Noi credevamo – ingenuamente, lo ripetiamo - di poter interloquire, di poter confrontarci con un sottosegretario del nostro governo. Ci è stato impedito: l'Onorevole  non ha avuto il coraggio, l'energia, la competenza di confrontarsi con noi. Ed è questa una constatazione amara. Ma prevedibile. La nostra classe politica, gli uomini di governo in particolare, modesti, presuntosi, arroganti damerini hanno fatto quasi sempre sorridere i loro interlocutori internazionali.
Se l'Italia gode di  prestigio nel mondo, ciò non è certo dovuto alla qualità di questi nostri troppo modesti rappresentanti.

PUBBLICATO 24/11/2016  |  © Riproduzione Riservata

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