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Il vicesindaco!

Redazione
Foto © Acri In Rete
Finalmente lunedì 27 ci sarà la fumata bianca, il sindaco annuncerà la poltrona ancora vacante nello scacchiere della giunta comunale.
La poltrona in questione è quella di vicesindaco, questa già di Ottone Martelli.
Ora la questione è una, come mai per una carica così importante qual è quella in questione, ci sia voluto così tanto …
Facendo una piccola cronistoria, la delega all'avvocato Martelli è stata tolta il 25 Giugno all'indomani della scelta dell'avvocato di abbandonare il partito di Forza Italia, per l'associazione Acri Nostra e da allora la poltrona è rimasta vuota.
Ora la domanda che ogni singolo cittadino si chiede è, come mai si sia arrivato al 27 di Settembre per trovare un nome da associare a quella "poltroncina".
Forse il ritardo è dovuto al fatto che la maggioranza non è riuscita a trovare un degno erede, tale da poter sopportare un così grosso peso?
L'unica cosa certa, da sempre, è che la famosa poltrona sarebbe stata in quota a Forza Italia, ma l'emorragia che si è generata all'indomani dell'ultima tornata elettorale, ha creato un vuoto nel partito di Berlusconi, perché il grosso delle forze di esso, è trasmigrato nell'associazione culturale Acri Nostra.
E' allora la dirigenza del partito ha pensato bene di prendersi tutto il tempo "dovuto" per dare il famoso nome al sindaco, e dopo una lunga discussione interna sembra proprio, è il caso di dirlo, che ci si sia messi d'accordo sul nome.
Dalle indiscrezione che abbiamo raccolto, sembra che il candidato scelto sia "il figlio" di qualche potente del partito berlusconiano!
E' allora se questa sarà la soluzione, le domande che ci poniamo sono tante, a cominciare dal notare che la politica acrese viene fatta per cercare di "sistemare" qualcuno, viene fatta con proclami di qualsiasi genere, viene fatta non tenendo conto delle problematiche sociali, viene fatta non tenendo conto di cosa pensino i cittadini.
In fondo nella nostra cittadina la politica non viene fatta!
Il tenore di vita è migliorato, la sanità è migliorata, il lavoro ad Acri è aumentato, la scuola pubblica consente una crescita culturale e una mobilità sociale tra le classi, sono questi gli incubi che da molte notti non fanno più dormire gli acresi e non … purtroppo!

PUBBLICATO 23/9/2004

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