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Quello struscio su corso Pertini.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La pavimentazione di corso Sandro Pertini ha d'incanto ripopolato il luogo dello struscio cittadino. I lavori in corso, da quasi un anno, sulla strada che congiunge le due piazze principali della città, hanno permesso di far emergere un fenomeno strano e dalle cause misteriose.
Un fenomeno che andrebbe indagato sotto il profilo sociologico.
Corso Pertini e piazza Matteotti da sempre rappresentano per i giovani la zona a più elevata vocazione sociale. E' qui che si incontrano praticamente tutte le sere. Anche il commercio si è adeguato.
In zona infatti vi sono numerosi esercizi, tra cui bar, pizzerie al taglio, negozi di bigiotteria, abbigliamento giovanile e wine bar.
Sono tutti negozi che si rivolgono a un target preciso: il mondo dei giovani.
Nello scorso mese di novembre l'area è stata chiusa per i lavori di riqualificazione. Nel frattempo è anche diventata isola pedonale.
L'intervento si sarebbe dovuto concludere entro lo scorso mese di giugno, ma sono stati accumulati ritardi che hanno spostato la data di chiusura dei cantieri in avanti.
In sostanza, i giovani in questi mesi sono stati "sfrattati" dal loro luogo di ritrovo.
Sembrava fisiologico che lo struscio si trasferisse in piazza Sprovieri, contigua al corso Pertini. Eppure così non è stato.
Piazza Sprovieri è stata di recente "riqualificata" e offre inoltre la possibilità di frequentare la villa comunale, situata a ridosso della piazza.
Aveva in pratica tutti i requisiti necessari a sostituire momentaneamente piazza Matteotti e il corso Sandro Pertini.
I giovani tuttavia, per motivi inspiegabili, hanno disertato piazza Sprovieri, frequentata da tifosi e militanti politici, cioè dalle categorie di sempre.
I giovani nei mesi scorsi sono praticamente spariti. Non si sono visti in massa in nessuna delle zone in cui la nuova impostazione urbanistica li indirizzava.
Perché hanno rifiutato di spostare il loro luogo di incontro di una cinquantina di metri?
La domanda non ha risposte immediate e infallibili. Piazza Sprovieri e la villa comunale proprio non piacciono ai giovani acresi.
Il perché è tutto da scoprire.
Nei mesi scorsi Acri, soprattutto nei giorni infrasettimanali, sembrava essersi svuotata in alcune ore della giornata.
Eppure è bastato "riconsegnare", sia pure solo parzialmente, pochi metri quadrati del corso Sandro Pertini ai giovani per rivederli di nuovo fuori.
In pratica si accontentano di essere costipati in spazi angusti piuttosto che trasferirsi altrove.
Essi preferiscono stare laddove da sempre si incontrano, a costo di non uscire. Per motivi incomprensibili in piazza Sprovieri proprio non ci vogliono stare.
La loro esibizione di vitalità è un motivo in più per inaugurare al più presto l'isola pedonale.

PUBBLICATO 11/10/2004

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