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Onorificenza senza cerimonia.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Ieri pomeriggio il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, ha consegnato l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al merito della Repubblica italiana" a Francesco Cofone.
Si è trattato di una cerimonia senza cerimonie.
E questo, una volta tanto, non depone certo a favore di chi l'ha promossa. Certi riconoscimenti meriterebbero, per il loro valore intrinseco, quantomeno una manifestazione pubblica. Francesco Cofone è oggi un anziano dalla memoria integra.
Abito in velluto a coste e Borsalino in testa, ieri pomeriggio si è recato in municipio, per ricevere dal primo cittadino, che per l'occasione indossava la fascia tricolore, il riconoscimento ufficiale, con le firme in calce di Carlo Azeglio Ciampi e Silvio Berlusconi, rispettivamente Presidenti della repubblica e del Consiglio dei Ministri.
Quella di questo arzillo ottantasettenne acrese è una vicenda particolare della Resistenza italiana.
Egli, dopo l'8 settembre, per tutta una serie di eventi si ritrov˜ dall'altra parte dell'Adriatico, in Jugoslavia.
E da qui diede il suo contributo, sotto le insegne di Tito e a favore delle forze alleate.
Egli è un eroe dimenticato per circa sessant'anni.
Per tanto tempo infatti nessuno ha raccontato la sua storia, fino a qualche mese fa. E qui la vicenda di Cofone si fa ancora più interessante.
Infatti a portare all'attenzione del Presidente della Repubblica la sua esperienza è stato Mario Gattabria, autentica figura di riferimento della destra acrese.
In sostanza, è stato l'esponente di una parte politica che per tanto tempo ha criticato l'apologia della Resistenza a permettere a Cofone di ottenere il giusto riconoscimento. Gattabria aveva anche, in occasione dello scorso 25 aprile, festa della Liberazione, proposto al Sindaco Tenuta di conferire a Cofone un segno di gratitudine per quanto egli aveva fatto per la Nazione dopo l'8 settembre 1943. Gli amministratori acresi, per motivi che non hanno mai spiegato, hanno preferito non prendere in considerazione la proposta di Gattabria. Quest'ultimo decise di scrivere a Ciampi, che, seguendo ha fatto raccogliere tutti gli elementi che potessero fornire un riscontro alla vicenda e ha inviato direttamente a Gattabria una missiva in cui era scritto che il riconoscimento richiesto sarebbe stato accordato.
Ieri Cofone era visibilmente emozionato davanti a tanto interesse. C'era anche Mario Gattabria, che un riconoscimento lo meriterebbe per la sua capacitˆ di andare al di lˆ di steccati politici imposti spesso dalla contingenza.

PUBBLICATO 26/10/2004

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