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Ora basta!

Maurizio Garotti
Foto © Acri In Rete
Egregio Feraco Alessandro, esponente del comitato cittadino dell'UDC, il diniego di cui mi accusi presuppone che tu sia l'unico depositario del concetto stesso di verità (ipotesi più che altro stravagante!), e la Verità politica di alcuni fatti da te elencati dovrebbe avere una rispondenza nella realtà, ma ciò non è del tutto certo.
Ti dovrebbe essere oramai chiaro che sono il primo a riconoscere il segno indelebile lasciato dall'amministrazione attuale, sia per le opere pubbliche realizzate e promesse, sia per l'immagine stessa e il peso politico/contrattuale non indifferente acquisito presso la Regione e il Governo nazionale.
L'elenco da te stilato con quanto fatto negli ultimi cinque anni se vuoi te lo sottoscrivo, probabilmente hai dimenticato pure qualcosa; ma se la mia attuale occupazione di ricerca storica fuori Acri mi lasciasse più tempo da dedicare alla vita amministrativa di questo paese, mi andrei a consultare i documenti conservati al comune per sottolinearti alcune cosette da te portate come suprema manifestazione del vero, ma che non trovano interamente corrispondenza nella realtà: dall'adesione al Parco Nazionale della Sila (avvenuta in minima parte), ai Servizi Sociali (inesistenti!), dalla pseudo attività culturale della Fondazione Padula, al peso culturale di personaggi come Valerio Merola strapagato per Acrinscena e più noto per altre performance che per la smisurata qualità di showman; ma tutto ciò dovrebbe competere all'opposizione che siede in Consiglio comunale a cui io ho dato il mio voto, ma che sembra non voler fare questo certosino lavoro, ma solo porsi come precostituita controparte.
Insomma, mi contesti di dire delle bugie, ma le tue verità non soddisfano la benché minima esigenza di un paese che non è un centro di eccellenza e non lo sarà in futuro, perché le menti migliori vanno altrove e, poi, perché il tuo partito (se ti firmi componente del comitato cittadino UDC, evidentemente è la linea del tuo partito) vive e si appoggia sull'anacronismo storico e, attenzione, l'anacronismo non è solo il peccato mortale per lo storico di professione, ma è un inconveniente in cui cadono esponenti nazionali della tua coalizione, ad esempio Berlusconi difronte al Parlamento Europeo che apostrofò Kapò un deputato, o che in un'intervista elogiò Mussolini e il fascismo e, proprio ieri, parlando di un'eventuale vittoria della sinistra come l'instaurazione di un'epoca di terrore e miseria… ma insomma!
Basta con questo anacronismo storico che si traduce nella vostra (tua e del tuo partito) volontà di voler continuare a virgolettare la sinistra nello stalinismo e nella mancanza di dialettica. Sono il primo a sparare sulla sinistra nostrana e tu lo sai; e riconosco alla tua amministrazione il merito di aver stretto la sinistra alle corde e di aver fatto affiorare il vero valore di uomini che hanno rovinato questo paese e questa forza; ma siamo oramai in un tempo in cui la distanza tra un uomo di destra e un uomo di sinistra non è più siderale, perché il tempo ha cambiato l'immaginario sociale, i valori, gli obiettivi politici e persino l'abbigliamento e, quindi, non bastano più alcune parole chiave per individuare gli schieramenti, in un momento in cui si fa politica non più sulle appartenenze ideologiche e lo stesso modo di fare politica poggia oramai più che sulle idee e sui programmi sulle strategie comunicative.
La sinistra stantia può essere superata solo nel confronto aperto, nel dialogo; barricandoti nella vecchia visione che hai delle cose non arriveremo a nulla, tanto meno al colloquio tra opposti schieramenti necessario per far crescere questo paese e, il risultato che cerchi e che avrai sarà che la tua parte politica si chiuderà ancora di più a riccio e il tempo, galantuomo, la stritolerà nella mancanza di etica politica e vittima degli adulatori e dei voltagabbana che ora popolano le tue file, ma che scenderanno dal carro alla prima difficoltà. Si sa, presto o tardi un amministratore, dopo essere costato un prezzo salato alla comunità o dopo aver ben governato, deve abbandonare il potere travolto dal tempo o da una sconfitta, mentre gli adulatori e i voltagabbana continueranno ad adulare e a servire il potente di turno.

E poi sai che se avessi voluto attaccare la tua parte politica con l'insulto, non mi mancherebbe la materia prima di alto interesse etico/morale; infatti la tua Amministrazione si regge attualmente (correggimi se sbaglio) con l'appoggio di ACRI NOSTRA, un partito che di recente è stato anagrammato creando un vocabolo che ha il suono stridente di STRANOCRIA (per niente simpatico né da dire né da ascoltare!) e che sin dalla sua nascita ha fatto sorgere varie domande e, ad oggi, non ho ancora trovato chiare e soddisfacenti risposte ad un impegno politico di un gruppo di potere che può permettersi di spendere in una campagna elettorale, quale l'ultima consultazione per il rinnovo del consiglio provinciale, somme enormi e per le prossime consultazioni elettorali si sta creando uno stuolo di adulatori, di legami e di iniziative altrettanto costose. Perché?
Come spieghi questo fatterello tanto strano di un partito nato dal blocchetto di un assegno, vicino alla massoneria e che vi sostiene?
Dimmi quello che vuoi e se vuoi, ma non trattare i tuoi possibili interlocutori politici come reduci di una sinistra stalinista; rispetto la tua parte e rispetto molti esponenti del tuo partito e le istituzioni che rappresentano, ma le legittime domande che si possono avanzare sui servizi dati dall'amministrazione, sulla cultura imposta da un solo ente che sfrutta soldi pubblici e sulle vostre scelte politiche, non possono e non devono essere liquidate come semplici schemi di una "ideologia del passato".


PUBBLICATO 17/1/2005

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