Le critiche rivolte all'amministrazione comunale, in qualità di responsabile della gestione dello stadio comunale, non sono andate giù all'assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Rocco Le Pera. In un comunicato, l'esponente della giunta municipale, al contrario, le ritiene ingenerose.
"Non è esatto dire che l'amministrazione comunale ­ scrive Le Pera ­abbia abbandonato la struttura, è vero invece l'esatto contrario. Dal momento in cui questa giunta si è insediata, sono stati profusi sforzi notevoli affinché lo stadio fosse all'avanguardia. Oggi è uno dei migliori, non solo a livello provinciale, ma anche regionale. Finora ­ spiega ancora Le Pera ­ sono stati spesi un milione di euro, circa due miliardi delle vecchie lire. Abbiamo completato la nuova tribuna, ampliato la struttura con la costruzione di un nuovo campetto in terra battuta, siamo intervenuti per costruire spogliatoi degni di questo nome, abbiamo garantito un ottimo impianto di illuminazione. Inoltre vi sono operai comunali che curano costantemente la manutenzione della struttura. E' giusto ricordare che il "Città di Acri" è uno dei pochi stadi ad avere ottenuto l'agibilità da parte del Coni e dei Vigili del Fuoco. E' vero che vi sono due tribune non agibili, ma è vero anche che sono chiuse e vi sono opportune segnalazioni. Se, come è accaduto nella partita Acri-Castrovillari, vi sono tifosi che invadono spazi chiusi, lo fanno impropriamente. Certo, non tutto è stato ancora fatto, ma abbiamo intenzione di completare il lavoro iniziato. Se penso alle condizioni dello stadio di quattro anni fa ­ prosegue il comunicato -, oggi sembra di avere di fronte una nuova struttura. Ecco perché ritengo ingenerose e strumentali talune critiche. Abbiamo intenzione di investire ancora su questa struttura, rendendo agibili le due tribune chiuse, allestendo una sala stampa adeguata e costruendo una recinzione più moderna ed efficiente. Se queste sono intenzioni, quanto già realizzato è realtà".
"In ogni caso ­ conclude la nota di Rocco Le Pera -, ci vuole un notevole sforzo di fantasia nel trasformare uno degli stadi migliori della provincia in una struttura abbandonata a sé stessa".