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Ecco le prime nomine.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La seduta del consiglio comunale di lunedì scorso non ha riservato sorprese di sorta. E' stato osservato pedissequamente il copione, almeno nella parte dell'ordine del giorno su cui si è riusciti a discutere.
Erano cinque gli argomenti in agenda, ma ne sono stati trattati solo due: presentazione indirizzi di governo, costituzione gruppi consiliari e capigruppo.
Per quanto riguarda la nomina delle commissioni permanenti, la designazione dei consiglieri comunali in seno alla commissione edilizia e la nomina dei rappresentanti alla comunità montana "Destra Crati", se ne riparlerà la prossima volta.
La riunione, tenutasi nella sala consiliare del palazzo Sanseverino-Falcone, è iniziata alle 19:00, ed è terminata quando mancava un quarto alle tre di notte.
Del resto era prevedibile che la discussione e l'approvazione degli indirizzi di governo avrebbero portato via diverso tempo.
La relazione del sindaco, Elio Coschignano, su ciò che l'amministrazione comunale si impegna a fare nel prossimo quinquennio, è andata avanti per circa un'ora e mezza.
Il primo cittadino ha toccato, nel suo intervento, tutte le sfere dell'attività amministrativa, ribadendo i concetti cardine del suo programma elettorale.
Coschignano non ha nascosto le difficoltà del momento e, sulle questioni più importanti, ha chiesto all'opposizione di centro-destra di fare fronte comune.
"Abbiamo il dovere ­ ha affermato il sindaco ­ di garantire una buona qualità di vita ai nostri figli, sia a quelli di destra che a quelli di sinistra". Il successivo dibattito-fiume ha rispettato il gioco delle parti: il centrosinistra ha lodato convintamene l'esposizione del primo cittadino, il centro-destra l'ha bocciata con decisione. Alla fine, le linee programmatiche sono passate con tredici voti a favore e otto contrari.
Non sono mancate le stoccate polemiche, sull'uno e sull'altro fronte.
Tuttavia, almeno fin dagli albori di questa nuova legislatura, sembra che si respiri un'aria nuova nel rapporto tra maggioranza e opposizioni.
Il confronto dialettico è giusto che ci sia, ed è giusto che talora, nei contenuti, sia anche duro.
Purtroppo sovente, nella forma, nella legislatura precedente si è trasceso, con buona pace del decoro della sede istituzionale.
In questo senso, l'ultimo lustro è già entrato nella storia politica acrese, e non certo come esempio da seguire.
Ora, se non altro, il clima sembra essere più urbano e confacente a un civico consesso.
Per quanto riguarda i capigruppo, è stato ufficializzato ciò che già si sapeva: Giuseppe Lupinacci (Democratici di Sinistra), Luigi Cavallotti (Margherita), Alberto Vuono (Ulivo per Acri), Walter Manes (Socialisti Democratici Italiani), Pietro Pettinato (Rifondazione Comunista), Nicola Tenuta (Udc), Natalino Cerlino (Centro moderato per la città), Salvatore Ferraro (Acri nostra) e Angelo Gencarelli (Forza Italia).
Nella prossima riunione, oltre a trattare il resto dell'ordine del giorno di quella precedente, si entrerà nel vivo della legislatura, con il bilancio preventivo da discutere e approvare.

PUBBLICATO 25/5/2005

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