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Revival del centro storico, ma ora servono gli interventi.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Le diverse iniziative tenutesi o da tenere in queste settimane, circa l'impostazione urbanistica della città, hanno rimesso in primo piano il ruolo del centro storico. Della parte antica di Acri si è, ad esempio, parlato nel corso del seminario organizzato dalla fondazione "Francesco Maria Greco", svoltosi nello scorso fine settimana.
In quella circostanza era stato l'assessore comunale all'Urbanistica, Francesco Monaco, a rivolgere un invito al mondo della cultura affinché si attivasse per far sorgere nel rione Picitti dei veri e propri centri di elaborazione culturale.
Monaco ha garantito che l'amministrazione comunale metterà a disposizione, a tal fine, case già ristrutturate.
Di centro storico si è parlato anche in occasione dell'incontro che l'esecutivo guidato da Elio Coschignano ha avuto con il Prof. Pierluigi Cervellati, incaricato di redigere il nuovo piano regolatore generale. Cervellati deve indubbiamente gran parte della sua fama proprio alla riqualificazione dei centri storici.
Egli ha fin da subito chiarito di voler puntare tutto sulla parte vecchia della città, impostando il nuovo volto di Acri proprio sul recupero di zone come Padia, Casalicchio, Cappuccini, via Padula e Picitti, che dovrebbe diventare una sorta di Trastevere acrese.
Un posto di riguardo ovviamente al centro storico è riservato anche nel piano triennale dei lavori pubblici, che il governo cittadino porterà in consiglio comunale martedì prossimo.
Sulle zone antiche della città si dispiegheranno anche i finanziamenti ottenuti attraverso i Psu (Piani di sviluppo urbano).
Questi ultimi hanno rappresentato l'unica manifestazione di interesse dimostrato dalla giunta Tenuta verso il centro storico.
Il centro-destra infatti ha operato scelte di politica urbanistica del tutto diverse, preoccupandosi soprattutto del centro città, con l'isola pedonale e la riqualificazione delle piazze Sprovieri e Matteotti. Sono scelte legittime, così come tutte le altre che un'amministrazione comunale deve compiere in ossequio al programma con il quale ha vinto le elezioni.
Tuttavia non si possono non considerare le indubbie risorse che attraverso il centro storico è possibile mettere in campo.
Questa una zona che di suo possiede già una notevole suggestione, che doverosamente assecondata potrebbe costituire il punto di partenza di un'autentica stagione di intensa attrazione turistica.
Per farlo è necessario adottare politiche di sostegno agli operatori, commerciali e non, che decidono di ubicarvi le loro sedi; incentivare anche i cittadini ad abitarvi, creare, in ultima analisi, le condizioni affinché il centro storico acquisti i connotati di polo di attrazione.
La nuova amministrazione comunale ha detto di voler fare tutto ciò. Che ci riesca o meno lo dirà il tempo, ma che il rilancio della parte antica della città rappresenti quantomeno un obiettivo è già un bel gran risultato.

PUBBLICATO 19/6/2005

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