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Urbanistica e rilancio.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Il Rotary Club di Acri continua a organizzare interessanti occasioni di riflessione sui temi più vari. Dopo l'apprezzato convegno - dibattito sulla bioetica, in pieno clima referendario, venerdì sera, nel palazzo Sanseverino - Falcone, si è parlato di urbanistica. Nello specifico, il titolo della manifestazione era "Costruire la città. La qualità urbana come strumento di crescita civile per la collettività". Erano stati invitati a partecipare anche quattro sindaci: Eva Catizone, Sandro Principe, Sergio Abramo ed Elio Coschignano. Purtroppo, per gli impegni più vari, nessuno di loro era presente.
Tranne che per Abramo, in ogni caso, c'erano loro rappresentanti. Ha aperto i lavori il presidente del Rotary Club di Acri , Pino Sposato, che ha illustrato le finalità sia dell'iniziativa di venerdì che di tutte le altre organizzate o da organizzare in questo periodo. E' poi entrato nel merito del tema l'Arch. Marcello Guido, che ha dato vita a una sorta di excursus storico del rapporto tra l'architettura e il mondo politico, spiegando che non è possibile tenerli scissi, in riferimento alla costruzione delle città. Le presenze di Principe, Abramo e della Catizone sarebbero state interessanti per mettere a confronto tre esperienze di impostazione urbanistica diverse tra loro.
Lo hanno comunque fatto l'Arch. Sandro Adriano, per Cosenza, e l'assessore Ferrari, per Rende. Hanno ripercorso le fasi che hanno portato, non senza problemi, alla determinazione di dar vita, nel quadro dell'area urbana, a una serie di scelte sinergiche, per migliorare la qualità dei servizi tra Cosenza e Rende. Questo anche grazie alla lungimiranza politica di Giacomo Mancini e Sandro Principe. Il vice-sindaco di Acri, nonché assessore all'Urbanistica, Franco Monaco, ha chiaramente detto che il nuovo esecutivo "vuole passare definitivamente da un concetto di città che privilegia gli aspetti quantitativi a quello di una città che si soffermi soprattutto sulla qualità". Ha quindi illustrato alcuni aspetti che il governo cittadino curerà nei prossimi mesi per impostare la propria politica urbanistica. Il Prof. Renato Nicolini, nel suo intervento, si è soffermato su una serie di esperienze internazionali, contemporanee e non, e sul concetto di "rottamazione", come coraggio di operare scelte che migliorino le città, ai fini di una più adeguata qualità dei servizi da offrire ai cittadini.
Il Prof. Nicola Rossi ha invece ricordato quanto sia sbagliato il concetto di città inteso solo come un insieme di edifici e di infrastrutture, considerato che i centri sono abitati dai cittadini, che vanno considerati in stretto rapporto con le strutture, e non un corpo avulso. Quindi, è stato il ragionamento di entrambi gli esperti, è opportuno considerare un concetto di città assai dinamico, in grado di migliorare, in continua trasformazione, la qualità di vita dei cittadini che la abitano.
L'Arch. Annunziata Ranaldi, dell'Ufficio Urbanistica del Comune di Acri, ha espresso un giudizio assai lusinghiero sulle scelte operate dalle amministrazioni comunali che nel centro presilano si sono susseguite negli ultimi venticinque anni. Per la Ranaldi, pur essendovi molte cose da fare, ad Acri, in rapporto alla qualità della vita dei cittadini, le cose sono notevolmente migliorate. Spunti interessanti sono emersi anche nel corso del dibattito che successivamente ha coinvolto il pubblico presente.

PUBBLICATO 26/6/2005

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