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A proposito di chiarezza.

lastoriasiamonoi.com
Foto © Acri In Rete
Abbiamo letto i chiarimenti di Piero Cirino su Acrinrete. Riteniamo che le sue parole, meglio di chiunque altro abbiano potuto mettere fine sul nascere ad una polemica sterile innescata da Gianluca Garotto che da tempo, insieme a qualche suo congiunto, ha identificato nel Sindaco un obiettivo da colpire ad ogni occasione. Non si capisce bene il motivo della polemica, crediamo comunque che sia una questione tutta personale. Non si capirebbe diversamente una continua, costante polemica, il più delle volte sterile ed infondata, come quest’ultima vicenda dimostra.

Quanto a Cirino, vorremmo dire che rispettiamo le sue scelte e le sue decisioni, così come abbiamo apprezzato le sue parole estremamente chiare.
Su alcune cose, però, dissentiamo e su queste vorremmo soffermarci, convinti come siamo che nella dialettica stia il senso stesso della democrazia.
Cirino scrive che un giornalista può essere intellettualmente onesto ma non obiettivo: ci permettiamo di non essere d’accordo.
Obiettività non significa non avere idee, al contrario significa partire dal proprio punto di vista ed applicarlo imparzialmente a tutti. Fazioso non è chi ha idee, ma chi le cambia a seconda delle convenienze, usando due pesi e due misure.
A rischio di scandalizzare qualcuno, riteniamo che obiettivo è Michele Santoro, giornalista di sinistra che va sul ponte di Belgrado per denunciare la guerra portata avanti da un governo di sinistra (D’Alema), guardandola dalla parte delle vittime. E gli esempi potrebbero continuare.
Altro aspetto poco condivisibile dal nostro punto di vista è la critica al peso eccessivo dell’informazione in rete. In pieno terzo millennio, con internet che è diventato uno strumento di massa, l’informazione in rete ha assunto, che piaccia o no, un ruolo primario, tanto che le principali testate dei quotidiani nazionali si possono trovare in rete, proprio per rispondere a questa esigenza.
Sulla inutilità del sito del Sindaco, credo che meglio di noi possano rispondere i dati statistici: seimila contatti in cinquanta giorni la dicono lunga su questo aspetto. Abbiamo, inoltre, più volte ribadito che il nostro sito non vuole sostituirsi a quello ufficiale, affossato non da noi né dal Sindaco attuale, che si sta adoperando per ripristinarlo. Perché dia così fastidio un sito aperto a tutti e che riesce a catalizzare interesse e curiosità, ci rimane difficile da capire.
Per finire, Cirino dice che è venuto meno il rapporto fiduciario e che non gli è stato consentito l’accesso ad alcune informazioni: chi glielo ha negato? e a quali informazioni non è gli è stato consentito di accedere?. Una risposta a questi interrogativi sarebbe d’obbligo, anche in nome di quella onestà intellettuale che ha posto giustamente come condizione essenziale per un giornalista di qualità.
Qualche tempo fa una persona seria e di provata onestà ci aveva fatto una confidenza, dicendo che l’obiettivo dell’addetto stampa del Comune era affossare il sito del Sindaco. Abbiamo sorriso di fronte a questa affermazione ; certo alcune parole del testo di Cirino continuano a frullarci nella mente richiamandoci inconsciamente quella confidenza a cui non abbiamo dato credito e a cui ci rifiutiamo ancora oggi di credere: “Ho sempre detto al primo cittadino che un sito del sindaco, avendo in animo di costruire un ambizioso portale del Comune, in cui chiunque, da qualsiasi parte del mondo, poteva entrare, era perfettamente inutile. Un sito del sindaco è per definizione istituzionale, quindi incompatibile, così come è stato concepito, con quello del Comune.”
Facciamo qui punto lasciando ai lettori ogni ulteriore commento.Anzi un commento vorremmo aggiungerlo: se dobbiamo dire che Cirino ha ragione quando dice che “ … è assai poco credibile chi scrive bene dell’ente che ti paga, così come per contratto non puoi scrivere male”, è altrettanto vero che non puoi scrivere male della coalizione per la quale hai votato.

PUBBLICATO 12/7/2005

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