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Due incidenti, uno mortale.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Vigilia del Beato Angelo insanguinata ad Acri.
L’attesa festa è stata funestata da due eventi che l’hanno listata a lutto.
Il bilancio è di un morto e di due feriti, di cui uno è in fin di vita.
Questi dati si aggiungono a una drammatica contabilità che rende il 2005 l’annus horribilis in fatto di incidenti mortali.
E’ stato un anno punteggiato da lutti cittadini e feretri da trasportare.
I due eventi di sabato notte sono accomunati solo dall’ora in cui alla stazione dei Carabinieri del centro presilano sono giunte le segnalazioni: le 23:00.
L’incidente mortale si è verificato nella zona Cooperative, che rappresenta la versione nostrana della “strada della morte”.
E’ un macabro appellativo conquistato sul campo, con diversi morti e feriti in vari incidenti stradali.
Qui si è anche consumata anche la strage del venerdì santo, che nel 1998 causò un morto e una quarantina di feriti.
Su via Raffaele Capalbo, a pochi metri dall’incrocio con via Salvatore Scervini, sabato notte ha cessato di vivere Angelo De Bernardo, 20 anni, di Acri.
Era a bordo di una Fiat Uno blu, condotta da Lall Kamlesh, stessa età, originario delle Mauritius.
Il conducente dell’auto se l’è cavata con una prognosi di dieci giorni; non c’è stato nulla da fare per Angelo De Bernardo, che nell’impatto ha violentemente battuto il capo, decedendo sul colpo.
La macchina è finita contro un palo della pubblica illuminazione.
In quel punto vi è una leggera salita, in prossimità dell’incrocio.
L’auto avrebbe dovuto rallentare, ma così non è stato, probabilmente a causa della velocità.
Su quel rettilineo, proprio per la tragica storia che ha alle spalle, sono stati applicati dei dossi artificiali, ma questo evidentemente non è bastato a salvare la vita di Angelo.
Sul posto sono immediatamente giunti i Carabinieri di Acri, guidati dal maresciallo Roberto Luciani, il comandante della stazione di Rende, Cap. Vittorio Carrara, i vigili urbani, con in testa il comandante Angelo Ferraro, e un’ambulanza del 118.
Contestualmente vi è stato un altro fatto di cronaca, che, al momento, presenta numerosi punti oscuri da chiarire.
In piazza Purgatorio, a poche decine di metri dal Municipio, è stato rinvenuto il corpo di un uomo, riverso in una pozza di sangue.
Dai successivi accertamenti è stato possibile risalire alla sua identità: Cristian Irasoc, cittadino rumeno di 35 anni.
E’ in coma, a causa di una vasta ferita riportata alla testa.
Sulle cause è possibile solo fare delle congetture.
Da un sopralluogo sul posto, sembrerebbe essere precipitato da un’altezza di circa 15 metri, cioè dalla sommità del muro che delimita l’ingresso del Comune con la sottostante piazza.
Due le ipotesi: tentativo di suicidio, oppure qualcuno l’avrebbe spinto.
Tuttavia sono dinamiche da valutare e che possono essere confermate o smentite solo dopo aver svolto le indagini del caso.
Entrambi i fatti di cronaca sono al vaglio del magistrato di turno, il sostituto procuratore Ernesto Anastasio.

PUBBLICATO 31/10/2005

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